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Grave rischio per i siti web gratuiti: i gestori di rete mobile europei chiedono di bloccare Google e gli altri siti di web ads

Secondo quanto riportato dal Financial Times la maggior parte dei gestori di rete mobile europei avrebbe deciso di bloccare la riproduzione dei Web Ads presenti nelle applicazioni e nelle pagine web.

La ragione starebbe nella volontà di ridurre il traffico dati sulle reti ma, soprattutto, di spodestare Google dal controllo quasi totale dell’advertising sul Web.

Da fonti anonime, è giunta una soffiata secondo la quale alcuni gestori di rete mobile avrebbero già applicato alle loro banche dati degli ad-block progettati dall’azienda israeliana Shine. Pare che al momento tali software agiscano solo su siti web ed app, lasciando fuori i social network.

Fra le varie ipotesi che i gestori stanno valutando, ci sarebbe anche quella di creare un blocco opzionale che può essere attivato direttamente (o avere attivazione automatica) dall’utente deciso a non visualizzare più pubblicità.

Eliminare, in forma opzionale o automatica, gli annunci pubblicitari su siti web, applicazioni e social networks  potrebbe avere un impatto che moltissimi utenti ignorano. Quello che il web advertising

permette di fare è di sorreggere il 100% dei siti gratuiti, fra i quali ovviamente ci siamo anche noi.

Se la pubblicità su Internet venisse ridotta o eliminata, chi pagherebbe per i nostri contenuti gratuiti? Chi finanzierebbe per noi Youtube, Facebook, la miriade di applicazioni gratuite utilizzate quotidianamente, i forum che siamo soliti frequentare per informarci e scambiare idee…. la lista è lunga.

L’unico appunto che farei è relativo alle attività “illecite” di alcune applicazioni gratuite che, senza l’autorizzazione consapevole dell’utente, inviano informazioni a server esterni. Fare di tutta l’erba un fascio, tuttavia, metterebbe a serio rischio una fetta ampissima delle risorse sul Web.

Ancora non è chiara quale sia la posizione dell’Unione Europea in merito a questa faccenda, probabilmente bloccherà le iniziative dei gestori di rete mobile ma, se decidesse di appoggiarle -agendo nell’ottica della tutela del consumatore- potrebbe causare ingenti conseguenze economiche e sociali.

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Pubblicato da
Carla Stea
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