Apple annuncia l’acquisto di Coherent Navigation, azienda di GPS con sede nella San Francisco Bay Area, già nota per la sua tecnologia di mappatura rivolta alle industrie della difesa e della linea aerea. Una scelta in linea con la politica di Cupertino, ovvero quella di voler migliorare il proprio servizio di localizzazione grazie ad una tecnologia startup.
Ed Apple si affida, appunto a Coherent Navigation, i cui membri sono entrati a far parte del team che già lavora alle mappe della mela morsicata. La startup, formata da un team di 10 persone, è stata fondata nel 2008. Il suo è un servizio di navigazione ad alta precisione che si avvale della rete satellitare Iridium. Questa “flotta” tecnologica di satelliti è in grado di fornire una copertura voce e dati per telefoni e altri dispositivi elettronici con accesso al servizio. Quest’ultimo è garantito in una serie molto variegata di settori che va dall’agricoltura alla topografia, dalle costruzioni alle miniere, dal petrolio al gas. Inoltre, Coherent Navigation ha cooperato con il governo degli Stati Uniti, fornendo servizi di “navigazione di precisione, GPS differenziale, hardware e progettazione di software radio, radionavigazione, fisica ionosferica, localizzazione dei bersagli e sensor fusion, navigazione autonoma e la robotica, operazioni di missioni satellitari”.
Apple, quindi, non si smentisce. Ma, anzi, come è abitudine ultimamente (vedi l’entrata a far parte del gruppo anche di Lego), il colosso di Cupertino rivolge le proprie attenzioni su piccole realtà, senza discuterne troppo piani o obiettivi. Come, d’altra parte, nemmeno rende noto il valore dell’acquisizione e le sue scelte rimangono un mistero con le sfumature dei rumours.
Che, grazie a Coherent Navigation, Apple voglia lanciare l’ennesimo guanto di sfida a Google Maps? Se in precedenza altri acquisti, come Locationary, PlaceBase, Poly9, HopStop, Embark, e BroadMap avevano portato i ben informati a supporlo, quella di oggi è una trattativa di cui si conosce l’effettiva entità a giochi ormai fatti.
E, sempre con uno sguardo alla modernissima filosofia del “always connected”, è chiaro come la competizione tra i vari servizi di mappatura e localizzazione sia sempre più un elemento chiave nei diversi dispositivi.