Whatsapp si apre alle aziende per consentire le comunicazioni tra cliente e azienda, questo introdurrà anche le pubblicità sull’app di messaggistica che sta per toccare il miliardo di utenti?
Quando lo scorso anno Facebook ha acquistato Whatsapp in molti erano dubbiosi sul fatto che la famosa app di messaggistica istantanea potesse mantenersi inalterata nel tempo nonostante le rassicurazioni di Mark Zuckerberg e a quanto emerge sembra che gli scettici avessero ragione. L’ex proprietario Jan Koum ne ha fatto un vanto ed ha sempre dichiarato che non sarebbe stato d’accordo all’introduzione di giochi o banner pubblicitari all’interno della sua creatura.
David Wehner, chief financial officer di Facebook durante un evento a Boston ha dichiarato che vogliono aprire l’app al B2C (business-to-consumer), in pratica Whatsapp diventerebbe uno strumento con cui le aziende possono comunicare con i propri clienti, il modo in cui questo possa avvenire non è stato chiarito, ma potrebbe anche significare che le aziende possano utilizzare l’app come nuovo strumento per pubblicizzare i propri servizi e prodotti
mirato e specifico quanto mai prima d’ora.David Wehner ha anche affermato che sarà una possibilità destinata al lungo periodo e non immediata, questo, probabilmente, perché al momento una cosa analoga è già in prova su Messenger e secondo alcune indiscrezioni potrebbero arrivare anche i giochi sull’app che è stata separata da Facebook e che ha obbligato gli utenti al download per continuare a comunicare con i propri amici sul social network blu.
Whatsapp, quindi, potrebbe presto cambiare per generare introiti dalle imprese oltre che dagli utenti che rinnovano ogni anno l’abbonamento. A questo punto verrebbe da pensare che l’app sarà disponibile gratuitamente e per sempre, non solo il primo anno, se saranno presenti pubblicità e/o che si dovrà pagare per eliminare i banner o per non essere contattai dalle aziende. Le cose non sono ancora chiare e gli scenari che si prospettano sono aperti a diverse interpretazioni, quello che è sicuro è che qualcosa, in un modo o nell’altro, la dovremo comunque pagare.