Dare molta importanza alle indiscrezioni è un errore che non si dovrebbe mai commettere: spesso sono solo illazioni che non trovano conferma nel futuro ma, a volte, nascondono una qualche, piccola, verità.
Nella Silicon Valley si rincorrono voci di corridoio che riguardano le condizioni economiche di Pebble, nonostante il boom di vendite del suo smartwatch.
Sembrerebbe che i numeri di vendita di Pebble siano particolarmente difficili da gestire per l’azienda stessa che necessiterebbe di maggiori fondi per sostenere i suoi ritmi.
Indiscrezioni vogliono Pebble in cerca di fondi per sostenere i propri ritmi di produzione e di vendita ma ci sarebbero alcune difficoltà
Le numerose società di capitali presenti nella Silicon Valley non sarebbero assolutamente intenzionate a riversare ulteriori fondi nel progetto Pebble; l’unica strada percorribile sembrerebbe quella del prestito dalle banche. Le solite voci riportano un prestito richiesto da 5 milioni di dollari più un’ulteriore linea di credito della stessa quantità.
L’azienda conta 150 impiegati e sembra sia intenzionata ad incrementare la forza lavoro al suo interno. Un’encomiabile scelta di certo, ma questa gestione potrebbe mettere a rischio i conti di una giovane azienda come Pebble. Un discorso che esula dal grandissimo risultato raggiunto con il crowdfunding per il Pebble Time: 18 milioni di dollari netti in appena 17 minuti.
La scelta di incrementare la manodopera da parte di Pebble potrebbe rivelarsi inutile poiché in commercio vi è già una forte concorrenza su questa tipologia di oggetti (lo smartwatch di Apple ne è un esempio) e i ricavi potrebbero essere meno del previsto.
Certo, sfruttare il crowdfunding per migliorare i flussi di cassa e la salute economica della società può essere una buona soluzione ma sarebbe meglio per Pebble riuscire a trovare nuove modalità di finanziamento per la propria attività. Fonti vicine all’azienda ostentano comunque un cauto ottimismo.