Quando vi abbiamo accennato gli undici motivi per passare da WhatsApp a Telegram volevamo far notare le potenzialità di questa piattaforma Open Source rispetto a quella comunemente più preferita. Adesso invece, focalizzando l’attenzione sul lato privacy, abbiamo elaborato altre tredici motivazioni per le quali passando da WhatsApp a Telegram non avreste più il dubbio che qualcuno possa spiarvi.
***La guida è redatta a scopo informativo, né io né TecnoAndroid ci riterremo responsabili di eventuali danni causati mediante l’applicazione di queste procedure***
E’ vero una chat di messaggistica istantanea è fatta proprio per mantenere attiva la comunicazione conoscendo il più possibile i movimenti di un contatto, ma dopo aver introdotto le spunte blu su WhatsApp e il dettaglio delle stesse per ogni singolo messaggio inviato sono stati in molti gli utenti che hanno pensato di passare da WhatsApp a Telegram.
La privacy è importante e questo Telegram lo sa bene, pertanto ecco i 13 motivi di sicurezza per i quali pianificare un immediato trasferimento da WhatsApp a Telegram:
1. Chat Segrete
L’opzione più interessante per la sicurezza è senza dubbio quella di utilizzare le chat segrete, il punto di forza di Telegram. Grazie a queste sarà impossibile che altri spiino l’account target poiché se utilizzate correttamente, esse riescono a far scambiare le informazioni più importanti in incognito. In questo caso infatti, neanche il server dell’applicazione terrà traccia dei messaggi e verrà applicata la crittografia end-to-end. In aggiunta, con questo tipo di conversazioni non sarà possibile compiere azioni “da furbi” come l’inoltro della chat o l’esecuzione di screenshot in quanto il sistema lo notificherà all’altro partecipante.
2. E’ priva di un database interno, tutto su Cloud
L’account e le chat sono archiviate su server esterno ed accessibile da qualsiasi dispositivo. Questo fa sì che non si crei un database nell’archivio del telefono e non da modo agli spioni di leggere le chat rubando il file di backup e la relativa key per poi decriptarlo altrove, come invece accade per WhatsApp.
3. Se un contatto cancella la cronologia delle chat lo fa per entrambi
Qualcuno ti ha promesso che cancellerà la chat non appena finita la conversazione ma tu hai lo stesso dei dubbi a riguardo? Con le chat segrete non avrai più questo pensiero perché se cancelli la cronologia lo farai automaticamente anche per l’altro contatto.
4. Impossibile spiare dal centro notifiche
A differenza di WhatsApp, Telegram offre all’utente (fortunatamente) un’esperienza di messaggistica istantanea più chiusa. In breve, quando si riceve un messaggio solitamente è possibile visualizzarlo senza inviare la notifica di lettura su WhatsApp tramite la status bar. Telegram invece una volta ricevuto il messaggio non offre il testo come notifica, bensì l’avvertenza “nome_contatto ti ha inviato un messaggio”.
5. Permette di autodistruggere le chat
Sempre nelle conversazioni a prova di ladro, Telegram offre un timer di autodistruzione che garantisce una comunicazione a scadenza perfetta. Difatti dopo il periodo di tempo impostato, il sistema distruggerà qualsiasi informazione scambiata senza alcuna possibilità di ripristino.
6. Se ti scordi di eliminare le chat segrete quando esci, il sistema lo fa da solo
Se qualcuno si ritiene più furbo di Telegram si sbaglia, magari più scaltro della vittima ma non del sistema. Difatti per tutelare l’utente in chat dove la priorità è alta, il server distrugge in automatico tutte le conversazioni di massima importanza una volta disconnesso l’account
, quindi basterà uscire correttamente per non avere problemi a riguardo. Questo conferma il fatto che sul Cloud non saranno mai storicizzate le chat in incognito.7. Non salva i media nella galleria
Telegram riesce a nascondere le immagini e i video dalla galleria come impostazione predefinita ed è a scelta dell’utente il fatto di abilitarne la visualizzazione tramite l’opzione “Salva nella Galleria”. Per WhatsApp invece è proprio il contrario. Pensate alle foto più piccanti che molti si scambiano in conversazioni crittografate: cosa succederebbe se queste immagini fossero visibili nella galleria? Gli utenti non dormirebbero la notte.
8. Consente di impostare la verifica in due passaggi
Come se non bastasse, il sistema permette la configurazione di una password aggiuntiva per ogni nuovo dispositivo che si connette, un po’ come la password temporanea di Facebook. E’ attivabile nelle impostazioni di sicurezza dell’applicazione.
9. Permette l’autodistruzione automatica dell’account per inattività
Questa importantissima funzionalità potrebbe essere “l’asso nella manica” nei casi in cui un cellulare venga perso o rubato. Se attiva infatti, questa opzione eliminerà dal server di Telegram l’account, i messaggi, i gruppi e i contatti in automatico dopo un periodo di tempo configurato. E’ un toccasana per coloro che non hanno neanche accessi da remoto configurati.
10. Si può bloccare con PIN
WhatsApp non ha ancora un sistema di sicurezza avanzato in grado di attivare un PIN d’accesso all’applicazione. Difatti, per farlo è necessario configurare una password attraverso un app locker esterno (facilmente superabile). Telegram invece lo prevede ed è attivabile seguendo il percorso Impostazioni->Privacy e Sicurezza.
11. Monitoraggio delle sessioni attive
Sempre in “Privacy e Sicurezza” è possibile visualizzare tutti i dispositivi attualmente connessi a tale account e questo fa sì che l’utente possa monitorare in ogni momento chi è connesso, da dove e con quale device con possibilità di interruzione del collegamento. WhatsApp invece permette di farlo soltanto per il nuovo WhatsApp Web.
12. L’accesso di Telegram Web è più sicuro di WhatsApp Web
Il QR Code sarà anche più interattivo e veloce, ma certamente meno sicuro. Telegram Web infatti non prevede un accesso del genere ed invia un codice tramite SMS sul numero di telefono collegato all’account.
13. La pubblicità
Per di più adesso, sembra che l’introduzione di banner pubblicitari sia alle porte. Ma cosa c’entra questo con la privacy dell’utente? Semplice, come pensate che siano monitorati i vostri interessi dall’applicazione per predisporre il miglior banner pubblicitario per quella tipologia di utente? Tramite i cookie, è ovvio! Grazie a questi infatti, il sistema potrà immagazzinare i dati e gli interessi degli account per poter così individuare l’offerta migliore da pubblicizzare in quel momento. Lo fa chiunque è vero, ma in chat di messaggistica istantanea a dirla tutta sarebbe un oltraggio anche all’esperienza utente.
Concludendo, si può dire sicuramente che chiunque passando da WhatsApp a Telegram potrà senza dubbio essere più protetto limitandosi ad utilizzare tutte le funzionalità comprese nell’applicazione stessa. Peraltro, essa è frutto di un progetto aperto a tutti, libero da pubblicità e completamente gratuito.
Noi abbiamo dimostrato perché passare da WhatsApp a Telegram per tutelare la privacy, adesso non vi resta che scegliere.