Quando ci avete chiesto quali fossero le più valide alternative per cambiare piattaforma di messaggistica istantanea tutelando il profilo da trucchi di spionaggio, vi abbiamo risposto con i 13 motivi di sicurezza per i quali passando a Telegram avreste migliorato nettamente la privacy senza muovere un dito avendo le stesse (o forse più) funzionalità di WhatsApp. Dopo averlo fatto però, molti utenti si sono ricreduti poiché pur ritenendo valida Telegram non si sentono ancora pronti ad un immediato passaggio su tale piattaforma in quanto (attualmente) amici e familiari ancora non la conoscono. Per questo allora, essendo WhatsApp un po’ debole sul lato privacy, abbiamo creato una serie di guide volte a potenziare significativamente la sicurezza di un account WhatsApp per difenderlo da tutti i trucchi di spionaggio che vi abbiamo descritto di seguito.
N.B.: Né io né TecnoAndroid.it ci riterremo responsabili di eventuali danni causati mediante l’applicazione di queste procedure poiché sono scritte e redatte a titolo informativo.
Un account impenetrabile è certamente “l’asso nella manica” nei casi in cui qualcuno utilizzi i trucchi di spionaggio per WhatsApp anche con voi. Se non volete quindi essere spiati, innanzitutto è necessario conoscere i pericoli ai quali poi è doveroso applicare le giuste tecniche difensive. Pertanto, ecco che per voi abbiamo elaborato i 10 trucchi di spionaggio più utilizzati su Android dagli spioni di WhatsApp:
1. Controllare gli accessi e la doppia spunta
La prima classica metodica utilizzata da molti per evitare procedure complicate è certamente quella di sfruttare le due funzionalità messe a disposizione dall’applicazione stessa. Monitorare l’ultimo accesso e controllare la doppia spunta blu (visto che per essa hanno anche introdotto il dettaglio per ogni singolo messaggio) sono ancora delle valide tecniche per captare i movimenti della persona che si nasconde dietro quel contatto. Questo perché molti non sanno come si disattivano le conferme di lettura oppure leggono i messaggi senza notifica in maniera non corretta disattivando e riattivando il Wi-Fi o i dati a pacchetto senza chiudere l’app. Ciò comporta l’automatica notifica di lettura inviata dal sistema al destinatario una volta riabilitata la connessione. Beccati!
2. Sfruttare “l’essere smart” di WhatsApp Web
Attenzione ad utilizzare il nuovo webclient dell’applicazione. Qualcuno infatti potrebbe sfruttare una vostra sessione per controllare tutte le vostre chat indisturbatamente. Se non si esce correttamente ma si chiude la finestra del browser bruscamente (come quasi fanno tutti), qualcuno avrebbe modo di accedere in un secondo momento a WhatsApp Web senza utilizzare il QR Code perché nel browser è rimasto memorizzato un cookie che lascia attiva la sessione.
3. Verificare l’esistenza di database negli archivi e procurarsi la key
Come tutti già saprete, WhatsApp a differenza di Telegram non lavora su Cloud. Questo fa sì che i file di backup vengano storicizzati per almeno sette giorni negli archivi remoti dell’applicazione creando quel famigerato file .crypt8. Accedendo ad esso nella cartella “Databases” chiunque riuscirebbe così ad inviarselo via email. Poi è vero, è necessaria la key per decriptarlo e che per estrarla è necessario il root, ma state pur certi che anche questo è uno dei trucchi di spionaggio più utilizzati dagli spioni più “smanettoni”.
Simile al vecchio WhatsApp Sniffer, questo è sicuramente uno dei più potenti trucchi di spionaggio per WhatsApp. Seguendo il link potrete approfondire l’argomento e reperire altre pratiche comunemente utilizzate per questi scopi, tuttavia in breve possiamo dirvi che utilizzando questa tecnica qualcuno potrebbe eseguire lo spoofing del MAC address inserendo sul suo telefono quello del device target dove viene utilizzato il numero dell’account che desidera monitorare. Così facendo riuscirebbe a deviare il traffico dei messaggi indirizzati al numero della vittima anche sul suo telefono. Tranquilli, non ve ne accorgeste perché i messaggi continuerebbero ad arrivare anche a voi.
5. Disattivare eventuali app locker per un immediato accesso
Distruggere un gestore di accessi è un gioco da ragazzi per chi sa farlo. E’ possibile farlo in vari modi: si parte dal controllo di tutti i blocchi per scovare eventuali “falle” di configurazione (es. impostazioni o archivi non bloccati) fino ad arrivare al far crashare l’app locker stesso. Essendo infatti un’app di terze parti, non è nuovo che qualcuno riesca a generare un bug per far chiudere bruscamente il gestore di password ed approfittarne per spiare i messaggi.
6. Fare attenzione alle “esche”
Un bravo spione informatico è senza dubbio astuto. Difatti, conoscerebbe sicuramente la tecnica dell’HoneyPot, grazie alla quale la vittima potrebbe aver creato un’esca con le chat meno importanti archiviando quelle più segrete. E’ il primo controllo che farebbe se riuscisse ad accedere all’interno dell’applicazione, non c’è dubbio.
7. Controllare le app di posta elettronica
Se proprio non riuscisse nell’intento, potrebbe essere ancora più furbo controllando anche nelle applicazioni che gestiscono la posta elettronica. Molti infatti credono di essere tutelati dai trucchi di spionaggio semplicemente bloccando WhatsApp, beh si sbagliano. Così facendo potrebbero infatti dimenticarsi di impostare un PIN d’accesso anche per gli email readers e questo potrebbe permettere a qualcuno di eseguire il furto dei file di backup .txt che vengono spediti via email semplicemente inoltrando al loro indirizzo quest’ultimi per poi eliminare il messaggio dalla posta inviata.
8. Auto-Sbloccarsi
Le vittime più astute bloccano lo spione e ci riescono a fermarlo finché non trovato quello che è più furbo di loro. Un vero specialista sa come auto-sbloccare il proprio numero per rimuoverlo dalla blacklist di colui che l’ha bloccato. Come fa? Elimina il suo account per poi re-installare l’applicazione. Se poi si accorge di essere bloccato continuamente, utilizza la gestione di più account con diversi numeri, raduna complici o usa più schede SIM.
9. Spiare le fotografie o i video
WhatsApp a differenza di Telegram rende pubbliche in galleria le fotografie condivise in chat per default e questo gli spioni lo sanno bene. Conoscono questa tecnica talmente bene che lo fanno in due modi: il primo è quello di tentare l’accesso diretto alla galleria che se bloccata potrebbe andare invano, mentre il secondo è quello di passare dagli archivi, precisamente nel percorso WhatsApp/Media. Di solito uno dei due percorsi è accessibili, se così non fosse almeno le foto sono salve a patto che non abbiate dei backup .txt con i media allegati all’interno della posta elettronica.
10. Quei fantastici family locator
Ti hanno regalato un cellulare? Attento che ci sia una bella sorpresa al suo interno. Molti impiccioni infatti riescono ad installare con qualche scusa degli ottimi family locator per monitorare posizioni GPS e localizzare le coordinate della vittima. In un secondo momento poi sfruttano le funzionalità dei controlli da remoto per navigare indisturbati tra gli archivi del telefono target.
Per massimizzare la privacy evitando tutto ciò abbiamo elaborato i 10 Trucchi per creare un Account a Prova di Spione. Grazie ad essi avrete modo di aumentare di parecchio la sicurezza del vostro account rendendo inoffensivi tutti i trucchi di spionaggio che vi abbiamo appena descritto.
Attraverso questi articoli vi stiamo dimostrando quanti trucchi di spionaggio esistono per controllare le persone attraverso WhatsApp. Per questo vogliamo divulgare i contenuti, in modo tale che tutti conoscano queste procedure e riescano a massimizzare la privacy dei loro account per avere così una comunicazione sicura, controllata e privata.