La prima ricarica di uno smartphone Android: fra miti e leggende il vero How-to!

Ormai parti imprescindibili delle nostre 24 ore (se non 25!) smartphone e tablet sono i device più utilizzati di sempre: per lavoro, per svago o altro: una vita senza di essi sarebbe impensabile.


La maggior parte di questi dispositivi portatili, proprio in quanto tali, sono alimentati con batterie ricaricabili che, al loro primo “unboxing” vanno caricate ed inizializzate in maniera corretta. In questo modo si manterranno le loro prestazioni più a lungo, preservandone la “vita”.
Android, Window, iOS ecc: qualunque sia la piattaforma di nascita del nostro smartphone, ci sono alcune cosette da sapere circa la prima ricarica.

Fra inesattezze e leggende metropolitane ecco i consigli ed i passaggi giusti per effettuare la prima ricarica di uno smartphone, inizializzandone correttamente la batteria.
Ci saremo accorti tutti che gli smartphone vengono commercializzati con le batterie già cariche (anche se parzialmente, diciamo un 40%). Ebbene qual’è la prima cosa che fa l’80% degli acquirenti, al momento di “unboxare” il nuovo e fiammante smartphone? Inserire la batteria ed accenderlo.
Nulla di più sbagliato, anche se la logica porterebbe chiunque ad accendere il telefono e lasciare che la carica parziale si esaurisca naturalmente, iniziando un ciclo completo di carica/scarica solo successivamente

: ecco la leggenda popolare!
E’ corretto inserire la batteria ma, è assolutamente scorretto accendere il dispositivo: la batteria è nuova e non va utilizzata subito.
Occorre da questo momento mettere in ricarica lo smartphone, lasciandolo semplicemente una paio d’ore in più, dall’istante in cui la luce verde della ricarica avvenuta inizi a lampeggiare.
A questo punto è possibile accendere lo smartphone, attenzione, quando è ancora collegato all’alimentazione elettrica! Aspettare che il sistema operativo Android si sia caricato completamente e, solo allora, staccarlo dalla corrente.
Lo smartphone, da questo istante in poi, va utilizzato e smanettato fino al suo naturale spegnimento.
La seconda ricarica va effettuata con le stesse modalità.
Tre o quattro cicli di carica eseguiti in questo modo, costituiscono la procedura più indicata per una corretta funzionalità dello smartphone.

Anche se tutto ciò non è propriamente “scienza” usare in modo coscienzioso il proprio smartphone, senza stressarne la batteria con cicli sballati di carica/scarica, può migliorarne le prestazioni ed allungarne la vita, scongiurando il pericolo che ci lasci proprio nei momenti in cui ne abbiamo più bisogno!

Condividi
Pubblicato da
D'Orazi Dario