Android M e iOs 9 dovrebbero essere rilasciati più o meno nello stesso periodo: il primo arriverà inizialmente sui dispositivi Nexus, mentre il secondo verrà rilasciato con l’iPhone 6s. Cosa hanno in comune i due sistemi operativi?
I due sistemi operativi, così diversi tra di loro, presentano invece più similitudini del solito. Non perderemo tempo ad innescare un’inutile guerra su chi ha copiato chi, cercando invece di specificare i punti di contatto tra Android M e iOs9.
Data di rilascio
La nuova major release del robottino verde, Android M, è stata presentata ufficialmente durante il Google I/O 2015 che si è tenuto a fine Maggio, e verrà rilasciato sul mercato arrivando prima sui dispositivi Nexus nel terzo trimestre dell’anno, che va da Luglio a Settembre. Il sistema operativo di Apple, iOs 9, sarà presumibilmente presentato la prossima settimana all’annuale WWDC di Apple, e rilasciato con l’arrivo sul mercato del nuovo iPhone intorno a Settembre.
Android M, caratteristiche
Il nuovo sistema operativo di Google ha introdotto diverse novità che abbiamo già trattato nei vari articoli. Tra queste, la novità maggiore è il cambiamento nella gestione dei permessi delle varie applicazioni. Adesso non saremo più costretti ad accettare tutti i permessi nel momento in cui andiamo ad installare un’applicazione dal Play Store, ma possiamo scegliere QUALI permessi dare ad una determinata applicazione. Se vogliamo usare per esempio WhatsApp ma non vogliamo che abbia accesso al nostro microfono, possiamo semplicemente negare quel permesso tramite l’impostazione dedicata. Inoltre, nel momento in cui un’applicazione tenterà di avere accesso ad alcuni dati, un popup apparirà dando la possibilità all’utente di scegliere tra sì e no: un po’ come già accade da tempo sui dispositivi iOs.
Android M inoltre introduce il supporto standard alle impronte digitali, e come già avviene su iOs potremo utilizzare le nostre dita per confermare un pagamento nelle varie applicazioni che lo permettono o anche nei negozi reali, grazie ad Android Pay che farà il suo debutto proprio con questa major release. Altre features includono un migliore collegamento tra le app, che automaticamente apriranno un contenuto X tramite un’applicazione Y senza dover scegliere tramite il popup dedicato: se apriremo un tweet, il sistema riconoscerà in automatico di cosa si tratta e fornirà direttamente l’applicazione di Twitter. Non mancano poi miglioramenti nella gestione della batteria grazie al nuovo Doze, che ridurrà al minimo i consumi una volta che il dispositivo entra in standby.
Anche l’assistente vocale Google Now subirà un aggiornamento con Android M. Now on Tap è il nuovo update dell’assistente vocale che sarà in grado di rispondere a qualunque domanda prevedendo in anticipo la risposta in base al contesto in cui ci troviamo. Abbiamo spiegato qui nel dettaglio il suo funzionamento.
iOs 9, caratteristiche
iOs 9 non sarà un aggiornamento che cambierà in maniera sostanziale il sistema operativo di Apple, e come già avvenuto con Snow Leopard per Mac si soffermerà soprattutto sui miglioramenti della durata della batteria e delle performance. In questo modo i dispositivi più vecchi non diventeranno immediatamente obsoleti. Tra i cambiamenti all’interfaccia si rumoreggia di un cambio di font, che dovrebbe vedere su iPhone lo stesso carattere utilizzato su Apple Watch.
Questo non implica comunque che iOs 9 non introdurrà alcuna nuova funzione. Voci affermano infatti che abiliterà il supporto al Force Touch, la stessa tecnologia presente su Apple Watch e sui trackpad dei MacBook, in grado di eseguire un’azione diversa in base alla forza della pressione del dito sullo schermo. Non manca poi un nuovo servizio che entrerà in competizione con Google Now, chiamato Proactive, anche se probabilmente non sarà pronto per essere presentato durante il WWDC. In generale, iOs 9 sarà principalmente un update volto a correggere bug, visto che iOs 8, come Android Lollipop prima di Android M, ha cambiato sostanzialmente il sistema modificandone diversi aspetti.
Conclusioni
Mettere a paragone due sistemi operativi così diversi sarebbe come paragonare due oggetti completamente opposti tra loro. E’ curioso però notare come i due sistemi operativi stiano diventando più simili che mai tra loro. Da un lato abbiamo Google che ha capito che il futuro dei pagamenti è legato ai dispositivi mobili, dotando Android M di un supporto nativo alle impronte digitali, mentre dall’altro abbiamo Apple che ha capito come mai la gente ami così tanto Google Now, al punto da svilupparne un concorrente.