Il furto di smartphone è diventato sempre più frequente sopratutto in luoghi come palestre, scuole o uffici. Abbiamo deciso di realizzare questa guida per difendere sia i vostri smartphone che i vostri dati.
Per quanta attenzione possiamo prestare nel proteggere il nostro smartphone, il rischio di un furto è purtroppo sempre in agguato; recenti statistiche hanno in effetti riportato che lo smartphone è l’oggetto più ambito dai ladri di tutto il mondo, e come se non bastasse, alla disperazione per lo smarrimento del prezioso dispositivo, si somma la preoccupazione per tutti i dati personali in esso contenuti, tra i quali foto, messaggi, rubrica, ma soprattutto password e numeri di carta di credito, adesso in balia dei ladri.
Le due priorità per chi ha subito il furto del proprio smartphone sono quindi quella di rendere i dati al suo interno inaccessibili e quella di rientrarne in possesso (stabilite voi l’ordine di importanza).
In ottica preventiva, la prima cosa da fare è impostare in modo opportuno la schermata di blocco dello smartphone: Android propone diversi metodi per sbloccare il telefono: evitate di scegliere ‘trascinamento’, ‘sorriso’ o ‘volto’: se volete la massima sicurezza, scegliete il metodo ‘Password‘, ed impostate una parola chiave complessa, contenente lettere (maiuscole e minuscole) e numeri; fatto ciò, dalle impostazioni di sicurezza di Android crittografate sia la memoria interna del dispositivo che la scheda SD: solo così potrete essere certi di rendere i vostri dati inaccessibili ai malintenzionati. Certo, questo comporta la seccatura di dover inserire una password lunga ogni volta che si vuole sbloccare il telefono, ma in ballo c’è la vostra privacy!
Per individuare il vostro smartphone Android rubato, potete contare sull’aiuto di Google, che offre il servizio di ‘Localizzazione da remoto‘, grazie al quale avrete la possibilità di visualizzare in tempo reale la posizione del vostro dispositivo ovunque si trovi.
Il servizio (gratuito) deve essere attivato dallo smartphone finché si trova in vostro possesso: per farlo è sufficiente accedere alle “Impostazioni Google” e, nella scheda “Sicurezza” mettere la spunta su “Localizza il dispositivo da remoto” e su “Consenti il blocco da remoto e resetta“.
In questo modo, nella malaugurata ipotesi di un furto, basterà andare tramite PC nell’area “Gestione Dispositivi Android” di Google per visualizzare sulla mappa la posizione esatta del vostro smartphone; il servizio dà inoltre la possibilità di far squillare al massimo volume il dispositivo per cinque minuti in modo da individuarlo con semplicità, di impostare una nuova password di blocco in remoto, o addirittura di cancellare tutti i dati dal dispositivo e farlo tornare allo stato di fabbrica.
Oltre ai servizi offerti da Google esistono poi diverse app per Android, sia gratuite che a pagamento, pensate proprio per recuperare uno smartphone rubato o smarrito e per tutelare la privacy di chi ha subito il furto.
Cerberus, ad esempio è un’applicazione molto completa: oltre alle funzionalità offerte da Google e che abbiamo appena descritto, Cerberus consente di inviare comandi al proprio smartphone tramite SMS (nel caso in cui lo smartphone non fosse collegato ad internet), di tenere traccia degli spostamenti compiuti dal telefono, e di trasmettere audio e video dal dispositivo in modo da individuare il ladro, il tutto naturalmente in background, così da risultare invisibile.
Abbiamo quindi visto, come nella sciagurata ipotesi in cui lo smartphone venisse rubato, Android offre tutti gli strumenti necessari per rimediare o quantomeno per limitare i danni, ma abbiamo anche potuto constatare che per poterne beneficiare lo smartphone deve essere predisposto in anticipo: vi consigliamo dunque, se non lo avete ancora fatto, di ritagliarvi uno spazio di tempo per studiare ed applicare le giuste misure di precauzione.