Google ha capito che l’autonomia è uno dei principali fattori che possono rendere l’esperienza d’uso di un utente positiva o negativa; uno smartphone o un tablet che si spengono in poche ore infatti potrebbero essere considerati prodotti non adatti alle esigenze di un buon numero di persone.
Per questo il colosso americano sembra abbia lavorato molto nelle ottimizzazioni per aumentare il risparmio energetico nel suo nuovo sistema operativo Android M; secondo i primi test pare infatti che che la prossima versione garantirà un autonomia in stand-by, ovvero quando il telefono non viene utilizzato attivamente, di circa 2,7 volte più elevata rispetto all’attuale Android 5.1.1 Lollipop, che è la release software più recente attualmente disponibile sul mercato.
I primi dati sono stati forniti giusto oggi da un team di sviluppatori che ha installato Android M su un Nexus 5 e ha confrontato l’autonomia in stand-by con lo stesso dispositivo quando utilizzava Android 5.1.1.
Il progetto “Doze” di Android M consiste nel disattivare, quando il telefono non è utilizzato dall’utente, alcuni processi inutili che possono far diminuire l’autonomia della batteria; più il telefono non viene toccato più il sistema diventa più efficiente congelando ancora più processi, che alla fine saranno riattivati solamente quando l’utente riprenderà in mano il proprio smartphone o tablet.
Grazie a quest’ottimizzazione piuttosto complessa si è notato che Android M riesce a consumare circa 3 volte di meno rispetto a Android 5.1.1 in stand-by; per esempio nelle prime 8 ore di stand-by il Nexus 5 con Android M ha consumato solo 1,5% della batteria mentre Lollipop il 4%; dopo 24 ore Lollipop è arrivato a consumare il 12% della batteria mentre Android M si ferma ad appena il 4,5%, ed infine in 48 ore di stand-by Android M consuma appena il 9% della batteria (ovvero meno di Android Lollipop in 24 ore) mentre la versione 5.1.1 arriva a consumare il 24% del totale dell’autonomia.
In definitiva con una ricarica piena, un Nexus 5 grazie ad Android M riuscirebbe a rimanere in stand-by per circa 533 ore, mentre con Lollipop si fermerebbe ad appena 200: un incremento dell’autonomia veramente notevole.
Ovviamente questi sono dati ancora preliminari dato che la versione Android M disponibile è ancora in fase preview e quindi non definitiva; va inoltre sottolineato che l’esperimento è stato fatto su un unico modello, il Nexus 5, e quindi non si può sapere se su altri dispositivi i risultati saranno così buoni.
Per adesso comunque prendete questi dati interessanti come uno spunto, un dato di partenza per capire meglio quali saranno i futuri vantaggi di Android M quando sarà effettivamente rilasciato da Google durante quest’estate.