L’agenzia governativa statunitense che si occupa della sicurezza sulle strade (la National Highway Traffic Safety Administration) conosce bene quanto un etilometro in mano ad un autista molto ubriaco possa rilevarsi inutile. Per questo sta ultimando la fase di progettazione della prima automobile che riconosce se il guidatore è ubriaco e previene eventuali incidenti non avviandosi.
Il problema della guida in stato di ebrezza attanaglia le strade di tutto il mondo. Non c’è posto di blocco o etilometro che basti tamponare veramente il problema. Quando si è ubriachi è difficile avere un senso di responsabilità sufficiente per permettere di comprendere quanto sia pericoloso utilizzare l’automobile in quelle condizioni.
Per questo motivo dal 2008 la NHTSA è a lavoro per progettare l’automobile high-tech capace di riconoscere in anticipo se l’autista è ubriaco.
Si tratta di una tecnologia molto interessante che potrebbe essere sviluppata seguendo due strade:
Questo nuovo sistema di rilevamento e protezione dalla guida in stato di ebbrezza (chiamato Driver Alcohol Detection System for Safety), secondo il direttore della NHTSA, non sarà montato su un determinato modello o marca di auto. Bensì, dopo una fase di test sulle automobili governative, sarà disponibile per tutti gli utenti che riterranno opportuno installare questa tecnologia salvavita sulla propria vettura.
Tuttavia, sebbene l’invenzione statunitense debba ancora essere testata sul campo, i malcontenti iniziano a farsi già sentire. Secondo la Beverage American Institute, un’associazione di ristoratori statunitense, il nuovo sistema di controllo della guida in stato di ebbrezza non sarà realmente utile per bloccare gli autisti ubriachi. Secondo l’associazione, infatti, riuscirà a malapena a frenare i poveri malcapitati che hanno consumato un bicchiere di vino durante la cena.
Non è ben chiaro su cosa si basi un’affermazione del genere, considerando che nessuno al momento ha provato le potenzialità di questo sistema. Devo dedurre che inizi già a farsi sentire pesantemente il conflitto d’interessi.
Ancora è presto per poter sapere quando il DADSS inizierà ad essere diffuso nel resto del mondo, oltre che negli States.
Sarebbe interessante però se i governi sovvenzionassero chi decide di usufruire di un sistema come questo magari tramite le agenzie di assicurazione private RCA che potrebbero a loro volta garantire incentivi a chi sceglie di installare il DADSS nella propria auto. Se così non fosse, secondo voi, quanti sceglierebbero liberamente di rischiare che la macchina non parta se si è alzato il gomito? Purtroppo, di consapevolezza sull’argomento ce n’è molto poca.