HTC nega che ASUS voglia acquisire la società taiwnese e dichiara anche di non essere interessata ad essere acquisita dall’azienda concorrente. Evidentemente HTC può ancora prendere questo tipo di decisioni nonostante le cose non vadano bene per la società.
HTC quest’anno si è mossa per migliorare la propria situazione non brillante facendo prima un cambio al vertice con la sostituzione dello storico CEO Peter Chou in favore della più giovane e arrembante Cher Wang, artefice del lancio della fotocamera standalone e degli occhiali per la realtà virtuale.
A quanto pare le mosse di HTC, però, non hanno convinto il mercato e soprattutto il lancio dell’ultimo top di gamma, il One M9, non ha dato i frutti sperati; troppa la somiglianza con i modelli precedenti senza apportare quelle migliorie che gli utenti chiedono ormai da anni.
Da tutto questo e dal secondo attore in gioco, cioè Asus, è sembrato quasi lampante che potesse arrivare un’offerta per l’acquisizione di HTC. Infatti, il presidente di Asus, Jonney Shih, durante un’assemblea della società non ha negato o confermato che la sua azienda volesse acquisire la rivale. La mancata risposta è stata interpretata come un assenso anche se da HTC sono arrivate smentite secche con una dichiarazione che non lascerebbe dubbi:
“Smentiamo fermamente la notizia. Non abbiamo contatto Asusteck e non consideriamo l’acquisizione. Come marchio internazionale, HTC continuerà a progettare smart device innovativi di classe mondiale attraverso la sua ricerca“.
Nonostante i buoni intenti, HTC ha perso terreno nei confronti di Samsung, Huawei, Lenovo, Xiaomi e altri. Per Asus, inoltre, l’acquisizione gli consentirebbe di avere pieno accesso al mercato occidentale dove pur migliorando non è riuscita ancora a fare il salto di vendite che sperava nel settore mobile. Ad esempio, Lenovo nell’ultimo anno finanziario ha venduto più smartphone che PC cosa che ancora non è riuscita all’azienda taiwanese ASUS.