Google dà a partire da oggi la possibilità di esplorare, seppure virtualmente, i caratteristici sentieri dell’Etna attraverso il popolare servizio di Street View, che per l’occasione abbandona le strade asfaltate per andare alla scoperta del vulcano attivo più alto d’Europa.
Google ci porta sull’Etna con Street View
La notizia arriva – non a caso – in occasione del secondo anniversario dell’inserimento dell’Etna all’interno della lista dei patrimoni dell’umanità tutelati dall’UNESCO, e rende omaggio ad uno dei simboli della Sicilia, nonché ad una delle mete naturalistiche più di rilievo del nostro paese.
Ovviamente (e da buon catanese lo devo sottolineare) vedere i sentieri dell’Etna attraverso un display non può dare le stesse emozioni di una vera escursione tra la sabbia nera dell’imponente montagna, ma può comunque rivelarsi un’esperienza interessante, e che si spera possa contribuire ad invogliare sempre più turisti a trascorrere le proprie vacanze in Sicilia.
Dal punto di vista pratico, muoversi tra i sentieri dell’Etna con Street View non sarà molto diverso dallo spostarsi virtualmente tra le strade di una città: l’interfaccia grafica del celebre servizio di Google fornirà come di consueto una serie di foto panoramiche tra le quali si può fluidamente navigare.
Il sistema adottato, d’altronde, non è una novità: l’Etna va ad aggiungersi infatti ad una lunga serie di vulcani già esplorabili attraverso Street View, da quelli appartenenti al Parco Naturale dei Vulcani delle Hawaii ai crateri giapponesi, ed il metodo utilizzato per la registrazione delle immagini è il medesimo: il “trekker”, zaino dotato di 15 fotocamere in grado di agire simultaneamente producendo foto panoramiche a 360 gradi e inaugurato circa due anni fa a Venezia.
Tra i percorsi mappati, il più interessante è senz’altro quello che dal Rifugio Sapienza, dove termina la strada asfaltata, arriva fin quasi ai crateri sommitali dell’Etna, ad una quota superiore ai 3000 metri; anche se solo virtuale, la vista è davvero mozzafiato!
Un’iniziativa per valorizzare il territorio dell’Etna
La mappatura dell’Etna da parte di Google vuole però anche essere un modo per valorizzare il vulcano e tutto il territorio circostante, a cui è l’Etna è da sempre legata a doppio filo; proprio per questo in concomitanza con la mappatura della montagna è stata inaugurata la mostra digitale “Basalto Lavico dell’Etna“, incentrata proprio sul largo utilizzo della pietra lavica nell’architettura nei comuni che sorgono all’ombra del vulcano. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Catania e Unioncamere ed è ospitata sulla piattaforma Google Cultural Institute.