Ovviamente (e da buon catanese lo devo sottolineare) vedere i sentieri dell’Etna attraverso un display non può dare le stesse emozioni di una vera escursione tra la sabbia nera dell’imponente montagna, ma può comunque rivelarsi un’esperienza interessante, e che si spera possa contribuire ad invogliare sempre più turisti a trascorrere le proprie vacanze in Sicilia.
Dal punto di vista pratico, muoversi tra i sentieri dell’Etna con Street View non sarà molto diverso dallo spostarsi virtualmente tra le strade di una città: l’interfaccia grafica del celebre servizio di Google fornirà come di consueto una serie di foto panoramiche tra le quali si può fluidamente navigare.
Tra i percorsi mappati, il più interessante è senz’altro quello che dal Rifugio Sapienza, dove termina la strada asfaltata, arriva fin quasi ai crateri sommitali dell’Etna, ad una quota superiore ai 3000 metri; anche se solo virtuale, la vista è davvero mozzafiato!
La mappatura dell’Etna da parte di Google vuole però anche essere un modo per valorizzare il vulcano e tutto il territorio circostante, a cui è l’Etna è da sempre legata a doppio filo; proprio per questo in concomitanza con la mappatura della montagna è stata inaugurata la mostra digitale “Basalto Lavico dell’Etna“, incentrata proprio sul largo utilizzo della pietra lavica nell’architettura nei comuni che sorgono all’ombra del vulcano. La mostra è stata realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio di Catania e Unioncamere ed è ospitata sulla piattaforma Google Cultural Institute.