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Normalmente gli autori dei libri che prevedono una versione e-book della loro opera ricevono un riconoscimento economico per ogni copia venduta indipendentemente da “se e quanto” l’utente lo leggerà. Amazon ha deciso però di cambiare il metodo per quantificare la retribuzione degli scrittori, pagandoli in base alle pagine lette dei propri libri.

Il nuovo concetto di retribuzione scelto dall’azienda statunitense sarà applicato agli autori che proporranno il proprio libro tramite Kindle Unlimited che consente, attraverso un abbonamento annuale, di poter avere accesso a migliaia di titoli a noleggio.

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Le motivazioni dietro la scelta di Amazon sarebbero da legarsi alla qualità degli scritti proposti ai suoi lettori. Secondo l’azienda infatti, un tale sistema di pagamento incoraggerebbe gli autori a scrivere libri più lunghi e soprattutto di qualità.

I più furbi stanno già pensando che basterebbe impaginare i testi con caratteri più grandi ma, Amazon ha pensato anche a questo inserendo un contatore di parole. Le immagini invece saranno considerate come “contenuto valido” e per questo si potrà correre il rischio che gli e-book siano inondati di fotografie inutili al contesto.

Ancora non è chiaro come sarà strutturato il sistema di pagamento ma, paradossalmente la qualità delle opere potrebbe peggiorare. Pensate a dei romanzi, ad esempio, che ridonderanno di trame ed epiloghi per poter attirare l’attenzione del lettore e spingerlo a regalare all’autore “una pagina letta in più”. Inoltre, testi come le guide turistiche potrebbero essere penalizzati perché difficilmente un lettore le leggerà interamente.

La domanda sorge spontanea quindi: dietro la scelta di Amazon c’è la qualità o l’ottimizzazione economica??

FONTEEngadget
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