Spesso si lascia incustodito il proprio device Android nella convinzione che avendo impostato un PIN d’accesso nessuno possa rubare un account di WhatsApp. Attenti però, perché è stato rivelato dal portale The Hacker News un trucco tramite il quale è appunto possibile rubare un account di WhatsApp avendo per un attimo il dispositivo target tra le mani purché bloccato.
N.B.: Non ci assumiamo alcuna responsabilità in merito alle procedure descritte poiché sono redatte e pubblicate a titolo informativo.
Come Rubare un Account di WhatsApp con Android (VIDEO)
Il trucco per rubare un account di WhatsApp è davvero semplice, tutto sta nell’essere più rapidi possibile nell’applicarlo. Contando infatti che 5 minuti d’attesa sono richiesti dall’operazione stessa, il tempo di esecuzione si aggirerà attorno ai 7 minuti circa.
In Cosa Consiste
La prima e fondamentale cosa da fare è prendere possesso del dispositivo target per la verifica del numero di telefono. Successivamente, si deve prendere il device spia (quello dal quale si vuol spiare il profilo) per immettere il numero dell’account da spiare. Subito dopo è necessario attendere i 5 minuti dopo i quali si potrà richiedere la verifica tramite chiamata. Arriverà così una chiamata sul device target, il quale (anche se bloccato) permetterà di rispondere alla stessa e questo farà in modo che si possa ottenere il codice da inserire per la verifica ascoltandolo dall’operatore automatico in inglese. Inserita la combinazione di sicurezza sul device spia si avrà così collegato l’account su tale dispositivo.
Come Difendersi in questi casi?
La tecnica di difesa più efficace è l’astuzia. Evitando infatti di lasciare incustodito lo smartphone non correrete alcun rischio.
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Perché alcuni pensano che non sia possibile applicare questa procedura?
WhatsApp cerca di tutelare al meglio la privacy di un account. Molti utenti infatti “se la ridono” contando sul fatto che il sistema stesso possa proteggerli. Questo è in parte vero, perché il sistema si accorgerà sin da subito che l’account è installato anche altrove e dopo poco tempo chiederà di inserire nuovamente il numero per un’ulteriore verifica perché appunto “qualcosa non quadra”. Tuttavia, questo meccanismo di autodifesa viene applicato in circa mezz’ora, un tempo un po’ lungo nei casi in cui si è spiati da qualcuno, poiché costui che lo sta facendo avrebbe tutto il tempo per “fare i suoi comodi”. Ricordatevi quindi di tener sempre con voi il vostro dispositivo per evitare questi inconvenienti.
Di seguito, una video-dimostrazione di quanto vi abbiamo appena detto:
https://www.youtube.com/watch?v=uIZhSNgpmOY
E i video realizzati da noi: