La chiamano “Millennial Generation“, o “Generazione Y” se preferite, quella della quale fanno parte i giovani nati tra il 1980 e i primi anni 2000; proprio loro sono stati interpellati da MBLM, che ha voluto valutare l’apprezzamento di Apple Watch, da pochi giorni disponibile in Italia ma venduto ormai da più di due mesi oltre oceano.
Tra i giovani intervistati, tutti ragazzi dai 18 ai 34 anni, prevale la delusione: Apple Watch è visto come un oggetto “frivolo
“, privo di una concreta utilità; chi lo ha acquistato riferisce come l’iniziale entusiasmo sia andato scemando già dopo un mese, e che in definitiva Apple Watch si sia rivelato come “una debole estensione dell’iPhone“.Apple Watch non è inoltre visto dai giovani come elemento di integrazione sociale, e anzi, in molti riportano una strana sensazione di “imbarazzo” legata al piccolo dispositivo: indossare il prezioso orologio viene interpretato infatti come un’ostentazione della propria ricchezza, e quindi addirittura causa di disagio in un periodo di crisi.