New Horizons chiama Terra: così ci ‘racconta’ di Plutone in immagini e video

New Horizons Plutone e Caronte

New Horizons ce l’ha fatta. I “nuovi orizzonti” che l’uomo cercava li ha trovati, per il momento, in Plutone. La sonda della Nasa, infatti, ovvero il primo veicolo spaziale ad aver raggiunto la distanza minima da questo pianeta (12.500 chilometri a circa 50mila km/ora), ha inviato alla Terra il tanto atteso messaggio, dalla distanza di oltre 5 miliardi di chilometri. Confermato, quindi, il pieno successo della missione. L’evento, storico nell’esplorazione spaziale, è stato salutato da un lungo applauso (distensivo) nel centro di controllo della Nasa.


Il segnale è giunto alle 2,53 di questa notte (ora italiana), dall’antenna del Deep Space Network della Nasa, nei pressi di Madrid, e a circa 22 ore di silenzio radio da parte della sonda, impegnata a catturare immagini e dati di Plutone e delle sue cinque lune. Un silenzio imposto dal fatto che l’antenna fissa della sonda permette di svolgere soltanto un compito alla volta. Un’attesa, quindi, durata una lunga notte da parte dei progettisti della missione. Piena di incognite e di rischi. Questi ultimi, soprattutto, dovuti all’alta velocità con cui la sonda ha dovuto attraversare una zona colma di corpi rocciosi.

Tuttavia, il segnale è arrivato, impiegando 4,5 ore per percorrere i circa 5 miliardi di chilometri che separano Plutone dalla Terra. Un “bip” per segnalare la propria presenza da così lontano. Ma significativo e colmo di significato per la buona riuscita della missione che ha atteso, per essere compiuta, un viaggio di ben 9 anni

(era il 2006 l’anno del suo lancio). Una delle più ambiziose dell’esplorazione spaziale.
New Horizons Plutone

I dati inviati da New Horizons rivelano le condizioni della sonda stessa. Mentre colme di mistero e di valenza scientifica sono quelli che riportano immagini di un mondo lontano, ai confini del Sistema Solare. Proprio queste sono ad alta risoluzione e ci raccontano dell’atmosfera di Plutone e dell’ambiente che circonda il pianeta nano. Grande attesa anche per gli scatti che ci permetteranno di conoscere le cinque lune, da Caronte a quelle più piccole, Idra e Notte.

Per il momento, la sonda ha sorvolato Plutone in corrispondenza della misteriosa macchia brillante a forma di cuore che aveva già fotografato in precedenza. Ora, non resterà che indagarne l’origine. Un pianeta, dunque, dal quale ci si attendono grosse scoperte. Declassato dagli astronomi da pianeta a pianeta nano proprio negli anni scorsi. Oggi, New Horizons si appresta a rivelare molte informazioni riguardo l’unico corpo celeste del Sistema Solare a non essere stato ancora mai visitato da una sonda.

New Horizons compirà un flyby di Plutone e poi proseguirà la sua esplorazione ai confini del Sistema Solare, nello specifico verso la fascia di Kuiper, la culla delle comete.

Condividi
Pubblicato da
Federica Vitale
Tags: nasasonda