I primi smartphone erano tutti prodotti con materiali plastici. Con l’evoluzione del settore ed il cambiamento degli utenti, diventati sempre più esigenti, i produttori hanno iniziato a guardarsi intorno cercando delle scocche sempre più particolari e pregiate per i propri prodotti. Ma in definitiva, quali sono i materiali più affidabili per produrre il corpo di uno smartphone o di un tablet? In questo dossier daremo un’occhiata alle scelte maggiori dei più grandi produttori di tecnologia, focalizzandoci sul retro dei terminali.
La parte frontale è quasi sempre protetta da un vetro, a farla da padrone sono sicuramente i Gorilla Glass che attualmente proteggono più di 3 milioni di display. Quello che maggiormente differenzia i dispositivi sono le back cover che, soprattutto fra i top di gamma, sono concepite e prodotte nei modi più disparati. I materiali senz’altro più utilizzati sono: alluminio, plastica e vetro.
L’alluminio ha iniziato a prendere piede nella produzione degli smartphone da relativamente poco tempo. Sicuramente è più facile vederlo come cornice che circonda un dispositivo e non come protezione posteriore. Alcuni produttori tuttavia, soprattutto HTC, hanno deciso di utilizzarlo come materiale principale nella produzione dei propri top di gamma.
L’alluminio è un materiale molto malleabile e quindi può facilmente essere modellato per creare forme particolari e ricercate. Inoltre questo tipo di metallo consente una migliore gestione dei picchi di temperatura all’ interno dello smartphone, anche se è nel pensiero comune che non sia così.
Svantaggi
L’alluminio è abbastanza tenero, più di quanto si possa pensare, e quindi potrebbe prestarsi a incurvature antiestetiche causate da urti o graffi molto visibili (è un materiale molto delicato). La plastica invece è molto più elastica. Inoltre l’alluminio può creare interferenze con le antenne delle varie connessioni che, per tanto, devono essere poste esternamente. Infine il metallo, sebbene sia un buon dissipatore termico, scalda molto più velocemente della plastica creando disagi quando lo si tiene in mano.
Smartphone prodotti in alluminio più famosi:
Normalmente il vetro è il materiale preferito per la produzione delle protezioni dei display. I Gorilla Glass di Conrning attualmente proteggono la maggior parte degli smartphone sul mercato. Molti produttori però hanno iniziato ad utilizzare questo materiale anche per le scocche posteriori. Il primo è stato Sony che, nella serie Z, ha utilizzato vetri Dragon Trail. Samsung ha iniziato ad utilizzare lo stesso materiale (ma Gorilla Glass) a partire dal Samsung Galaxy S6 ed S6 EDGE.
Il vetro, se scelto di buona qualità, è un materiale molto resistente oltre che bello esteticamente.
Svantaggi
Il vetro ha determinati punti di rottura che, se protagonisti di rovinosi urti, possono letteralmente sbriciolare (senza staccarsi ovviamente, si tratti di vetri concepiti come quelli delle macchine) la parte frontale o posteriore del terminale.
Smartphone prodotti in vetro più famosi:
Protagonista di quasi tutti gli smartphone sino agli ultimi tempi, il policarbonato è man mano sostituito negli attuali top di gamma perché definito troppo “cheap” dagli utenti sempre più esigenti. Samsung l’ha utilizzata sino al Galaxy S5 e, come lei, sono molti i produttori che l’hanno resa protagonista dei propri top di gamma. Oggi è più facile trovarla negli entry level o nei dispositivi di fascia media.
La plastica è flessibile, consente di realizzare scocche rimovibili e non crea interferenze con le antenne dei dispositivi.
Svantaggi
Il policarbonato (la plastica utilizzata per smartphone e tablet) è delicato e, seppur flessibile, può scheggiarsi o spaccarsi. La gestione del calore dei dispositivi è peggiore rispetto all’alluminio. Infine, la sensazione di “economico” dato da questo materiale è insopportabile per i possessori di top di gamma che spendono centinaia di euro per i loro dispositivi.
Smartphone prodotti in plastica più famosi: