OnePlus sta fallendo. È questo il motivo dell’adozione, anche per il secondo modello del One, degli inviti ed è il motivo per il quale il OnePlus 2 non si può definire un top di gamma del 2016 come il marketing dell’azienda cinese dichiara.
“2016 flagship killer” tuona anche quest’anno il marketing di OnePlus, ma le cose sono ben diverse e tutto si può dire tranne che il OnePlus 2 sia un top di gamma e soprattutto un flagship killer del 2016. Manca l’NFC, la ricarica veloce, la ricarica Wireless, la batteria removibile, la possibilità di espandere la memoria tramite microSD, il display rimane un FullHD (non che sia necessariamente un male, ma non è un’evoluzione rispetto al One), le dimensioni e il peso sono aumentati e in tutto questo ad aumentare è anche il prezzo visto che ora occorre sborsare 399€ per averlo.
Ovviamente, sempre se riuscirete ad avere un invito. Che il sistema ad inviti sia qualcosa di assolutamente fuori da questo mondo l’ho già spiegato e vi invito a leggere OnePlus: di nuovo gli inviti che rottura. Ma il motivo di questa decisione forse non è nota a tutti e potrebbe meravigliare i molti fanatici che si ostinano a credere in questa azienda.
Prima di spiegare il motivo dell’utilizzo del sistema ad inviti vediamo cosa pensa Carl Pei, cofondatore di OnePlus, della frase “2016 flagship killer”. Il loro significato è che “le specifiche non contano.” Per i dirigenti di OnePlus le specifiche sono cose irrilevanti. Ora su quanto espresso da Carl Pei risulta molto più chiaro perché il OnePlus 2 non si può definire un nuovo device ma solo il One con qualche spolveratina.
Nelle parole del signor Pei di certo ci sono dietro le idee del maketing che devono giustificare le scelte prese per realizzare il OnePlus 2. Fumo negli occhi, menzogne scelte con accuratezza per influenzare i consumatori e riuscire a vendere loro il OnePlus 2 che non è un “2016 flagship killer.” E probabilmente nemmeno un flagship killer del 2015.
Ora, con lo scenario ben chiaro in mente possiamo capire perché dicono volontariamente qualcosa di sbagliato. Perché OnePlus è disperata. I soliti rumors in rete affermano che la società non è riuscita a soddisfare le aspettative di vendita in Cina. È, con molta probabilità, una delle ultime possibilità dell’azienda di poter continuare ad esistere.
OnePlus, quasi certamente è di persone con forti interessi e partecipazioni in Oppo e BBK Electronics (la società madre di Oppo). OnePlus non lo ammetterà mai (o quasi), ma le aziende di smartphone con prodotti sviluppati come OnePlus non appaiono dal nulla, con fonti di finanziamento riservate, in particolare le aziende che sono costituite da un numero considerevole di ex dipendenti Oppo. Si può dire che è una società separata con la leadership completamente indipendente, almeno finché riesce a rimanere a galla.
OnePlus può avere successo solo a prezzi bassi dove non è costretta a competere direttamente con aziende del calibro di Apple, Samsung, HTC, LG. Anche se ormai anche nella fascia mid-range, in cui si trova attualmente, la vita non è facile con aziende, anch’esse cinesi, come Xiaomi o Huawei.
Ma non importa, tanto basta dire che il OnePlus 2 è un killer dei top di gamma del 2016, utilizzare il sistema ad inviti per aumentare il desiderio di averne uno e si possono dire cose assurde e insensate cercando di convincere (e anche riuscendoci) i consumatori suggestionabili che comprare il loro smartphone è un vero affare.
La cosa funziona perché chi lo compra si sente più furbo degli altri che spendono di più per avere le stesse cose, è questo quello che fa il marketing. È quello che succede con Apple, però al contrario, dove il marketing convince le persone che spendono di più perché hanno un prodotto superiore alla media quando non è né più né meno di tutti gli altri.