Tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita cosa siano gli hacker, perché siano quasi sempre al centro di stereotipi non sempre positivi che vedono queste persone come i classici criminali della rete che vogliono distruggere la tecnologia, tuttavia, non è tutto vero!
Black Hat, a Las Vegas è dove tutti gli “hacker” si recano ogni anno per condividere tra di loro la propria conoscenza, le proprie scoperte, ma soprattutto per discutere sui progetti futuri della propria community, proprio così, la cultura dell’hacking si basa su una community abbastanza folta, ma soprattutto abbastanza salda che ogni giorno lavora per degli scopi quasi sempre nobili, quali ad esempio la sicurezza e la libertà dell’utente medio.
Vi starete certamente chiedendo quali sono i tools più comuni che vengono usati nell’hacking, ebbene, durante questo raduno, tutti gli hacker imparano a creare la propria distribuzione di kali Linux, questo è il sistema alla base di tutti i test di penetrazione, di moltissimi tool atti a testare i vari sistemi ma anche a sviluppare software quasi sempre distribuito sotto licenza GPL, ossia, totalmente libera da vincoli.
Come potete intuire Kali Linux è una distribuzione totalmente libera, personalizzabile, ma soprattutto abbastanza minimale da poter essere totalmente modificata dall’utente finale al fine di abbinare tutti gli strumenti necessari ai suoi interessi. Ovviamente, il creare la distribuzione più adatta al proprio scopo, è proprio la base di ogni smanettone, il quale viene introdotto al mondo dell’hacking proprio attraverso un esercizio continuo nel modificare il sistema, oramai prossimo ad una nuova variante che permetterà agli utenti migliori modifiche, semplificazioni ma soprattutto permetterà agli stessi di avere una base solida per qualsiasi tipo di spermentazione.
Come potete intuire Kali Linux