Microsoft Translator non è certo la prima applicazione che prova a sfidare Google nel campo delle traduzioni. Il nuovo prodotto del gigante di Redmond può però definirsi un reale nemico per Google Translate tanto da rendersi necessario un confronto approfondito fra i due applicativi.
Sebbene Microsoft Translator sia “meno sofisticato” di Google Translate le sue feature di base sono molto complete e reggono decisamente bene il confronto con il gigante di Mountain View.
Microsoft Translator ha optato per un design moderno ma non completamente material. La schermata principale, col suo sfondo sfocato, dà subito l’idea dell’attenzione ai dettagli. Le finestre dedicate alle traduzioni recenti ed a quelle preferite invece ricordano di più il material design. Molto interessanti anche le animazioni, come ad esempio quella per la comparsa della tastiera.
Google Translate è decisamente più concentrato sull’obiettivo. Un design material, molto essenziale e senza fronzoli. Tutte le funzioni sono immediatamente a portata di mano, senza dover perdere tempo con animazioni varie.
Una filosofia del tutto differente che però non rende l’una migliore dell’altra.
Né Translate né Translator perdono mai di visto l’obiettivo. Sebbene siano esteticamente differenti entrambe eseguono traduzioni in tempo reale e permettono di ascoltarle, modifcarle, condividerle o vederle a schermo intero. Le traduzioni recenti sono sempre disponibili così come quelle salvate fra i preferiti.
Google Translate esiste da più tempo e, nonostante ci sia molta concorrenza, rimane l’applicazione più completa per poter tradurre. Paragonandolo a Microsoft Translate, sono molte le sue feature in più:
Oltre le importanti feature aggiuntive, Translate possiede anche alcune piccole caratteristiche in più che fanno la differenza e migliorano l’esperienza d’uso.
Google Translate supporta 90 lingue di cui 50 permettono la traduzione vocale simultanea e 26 il riconoscimento tramite fotocamera. Per alcune lingue c’è anche un buon numero di dialetti.
Microsoft Translate invece supporta solo 50 lingue di cui 19 con riconoscimento vocale e pochi dialetti supportati.
Google Translate non costringe a scegliere fra il Cirillico ed il Latino Serbo anzi, in fase di traduzione accetta entrambe come input o output. Microsoft Translate invece no. Tuttavia l’applicazione del Gigante di Redmond, a differenza di quella di Big G, supporta il Queretaro Otomi e lo Yucatec Maya, due lingue molto parlate in alcune zone del Messico e dello Belize.
L’accuratezza delle traduzioni è molto importante, il numero di lingue supportate non è certamente sinonimo di qualità.
Se le traduzioni sono riferite a singoli termini, Google offre un panorama di significati molto vasto che tiene conto di diversi contesti e risulta pertanto molto più completo.
Per quanto riguarda le frasi, Microsoft Translator risulta più naturale di Google Translate che invece si attiene a traduzioni più letterali.
Sulle traduzioni di frasi semplici i due traduttori sono alla pari, su alcuni sensi vacilla uno mentre su altri l’altro. Io mi baso sulle prove empiriche fratte traducendo dall’Italiano al Francese ed Inglese (e viceversa).Bisognerebbe eseguire il test con più lingue per avere un’idea completa.
Translator riesce a riconoscere meglio i nomi personali (di Monumenti, siti web, negozi) senza cercare di tradurli, a differenza di Translate che ci prova un po’ più spesso.
Se si tratta di frasi più lunghe, il riconoscitore vocale di Microsoft inizia ad avere incertezze mentre Google Translate produce molti errori ortografici nei risultati di traduzione.
Dovendo quindi dare un parere generale è sicuramente meglio affidarsi a Google Translate per traduzioni di singoli termini.
Microsoft ha studiato una soluzione stand alone per Android Wear che consente di eseguire tutte le operazioni di traduzione, normalmente fatte con lo smartphone, direttamente sullo smartwatch. Ovviamente, la pronuncia delle traduzioni sarà riprodotta sullo smartphone collegato perché Android Wear non ha gli speaker di sistema.
Sebbene Google Translate non abbia un’app per Android Wear, è sufficiente dire “OK Google traduci (e pronunciare la frase da tradurre)” per ottenere lo stesso, o quasi, risultato di un’applicazione stand alone.
Sarebbe troppo semplice proclamare Google Translate miglior traduttore. Sebbene l’applicativo di Big G sia pieno di feature ed esegua bene il suo lavoro, anche Microsoft Translator non è da meno considerando il recentissimo lancio dell’app. Translate non è nato così ricco di caratteristiche, sono state aggiunte nel tempo.
Translator esegue bene il suo lavoro ed in più ha il supporto pieno per Android Wear.
Si tratta quindi di due ottimi applicativi che primeggiano in proporzione alla loro anzianità. Certamente Google Translate è al momento la più completa ma, Translator ha davanti a sé la possibilità di crescere e migliorarsi continuamente.
Voi cosa ne pensate? Le avete già testate entrambe? Scaricatele direttamente dal Google Play Store tramite i link a fine articolo!
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