Il 13 agosto scorso, i server di Google allocati in Belgio sono stati rovinosamente colpiti da una serie di fulmini.
Secondo quanto riportato dalla BBC, durante un forte temporale in Belgio, una scarica di fulmini si è abbattuta proprio sulla struttura di Google dove sono conservati i server contenitori di migliaia di informazioni degli utenti.
Quando la scarica di fulmini si è abbattuta sui server, c’è stato un sovraccarico di elettricità troppo forte che ha mandato più volte in corto il sistema per brevi lassi di tempo. Questa situazione ha causato dei problemi che, tuttavia, sono stati risolti dal team di Google. Nessun dato è stato perso in forma permanente, tutte le informazioni dei server sono state ripristinate correttamente.
Big G ha anche assicurato che i sistemi di protezione dei server sono stati migliorati ulteriormente e d’ora in poi il team addetto ai lavori sarà in grado di intervenire prima che una problematica del genere possa mettere a rischio i dati di milioni di utenti.
Ormai lo stoccaggio cloud è diventato una moda ed una necessità. Inoltre sembra essere un metodo molto sicuro per conservare le proprie informazioni anche se nulla lo è al 100%. Quello che è successo il 13 agosto è proprio l’esempio dei rischi che può correre un utente che si affida allo stoccaggio on line, sebben fortunatamente non ci sia stata alcuna perdita di dati degli utenti come la stessa Google ci ha fatto sapere attraverso il proprio ufficio stampa.