Le buche stradali sono un problema quotidiano di difficile soluzione. Google ha quindi pensato e brevettato un dispositivo da posizionare in auto in grado di segnalare la presenza di buche e, quindi, di monitorare costantemente la qualità delle strade.
Le buche stradali sono un problema che, purtroppo, affligge molte delle strade che percorriamo tutti i giorni. Oltre al fastidio che provocano alla guida, possono causare danni seri ai veicoli, soprattutto a ruote e sospensioni, sono l’incubo dei motociclisti e possono anche provocare incidenti.
A parte conoscere le strade che si percorrono abitualmente, non esiste ancora un metodo efficace per prevedere la posizione delle buche stradali finché non ci si passa vicino o sopra. Inoltre, i tempi della manutenzione stradale sono lunghi e spesso le buche non vengono riparate per mesi o addirittura anni.
Monitorare la qualità delle strade
Google, tuttavia, sembra intenzionata ad affrontare questo problema; infatti, il gigante di Mountain View ha di recente depositato il brevetto di un sistema per la segnalazione delle buche stradali.
Si tratterebbe di dispositivo, da posizionare in auto, dotato di localizzatore GPS e di un sensore per il movimento verticale. In questo modo, quando l’auto colpisce una buca, il dispositivo registra la posizione e lo spostamento verticale (la vibrazione) e invia tutte le informazioni ai server di Google che analizzano i dati. Come indicato nel brevetto al dispositivo possono essere integrati ulteriori sensori.
Si viene così a costruire una banca dati in continuo aggiornamento che permette di mappare la qualità delle strade. L’integrazione di questi dati con un sistema di navigazione potrebbe suggerire ai guidatori di percorrere o evitare alcune strade a seconda delle loro condizioni.
È possibile che questo progetto sia in qualche modo collegato con i veicoli autonomi di Big G. Il dispositivo è ancora un brevetto e non si sa se diventerà davvero realtà ma siamo abbastanza sicuri che questa idea potrebbe davvero giovare a tutti gli automobilisti e motociclisti.
Inoltre, il sistema non sembra di difficile realizzazione, soprattutto per una compagnia come Google che sembra avere già tutte le carte in regola.