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Fonte: spectrum.ieee.org

La Queensland University of Technology ha realizzato il COTSBot, un robot in grado di individuare e uccidere autonomamente le stelle marine della specie che sta minacciando da tempo le barriere coralline.


Se si pensa alla stelle marine, sicuramente ce le immaginiamo come esseri innocui e ci fanno venire in mente il mare – e le vacanze, oramai concluse –, l’estate, l’acqua cristallina, eccetera.

Eppure, tra le tante, esiste una specie di stella marina chiamata “corona di spine” (Crown of Throns) che da tempo rappresenta un serio pericolo per le barriere coralline. Questa specie è così infestante che solo nel giro di pochi anni è capace di formare delle popolazioni enormi, da 100.000 esemplari per km.

Tuttavia, d’ora in poi questa “stellaccia” non dormirà più sogni tranquilli. La Queensland University of Technology ha infatti realizzato un robot killer per darle la caccia.

Si tratta di COTSBot, un robot autonomo che è in grado di analizzare i fondali marini e individuare le stelle “corona di spine“ per poi ucciderle. Il robot, infatti, dispone di un braccio che inietta nelle stelle marine un componente chimico per loro letale in quanto necrotizza i tessuti, stimola la generazione di muco e la perdita delle spine, provoca ulcere e piaghe che espongono gli organi della stella marina all’esterno.

Per la realizzazione del COTSBot ci sono voluti circa 10 anni e ora il robot è stato finalmente sguinzagliato nei mari.

A ogni modo questo killer subacqueo non ucciderà da solo tutte le stelle marine ma solo tante quante ne servono per aiutare predatori naturali e umani a tenere il loro numero sotto controllo.

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