Un team di ricercatori dell’Università di Pisa e del Cnr, in collaborazione con il Barabasi Lab di Budapest e Boston, hanno messo in atto una ricerca molto interessante analizzando molteplici informazioni di Big Data relativi alla mobilità umana per determinare se un individuo tipo è abitudinario e esploratore.Il team di ricerca ha analizzato dati relativi alle informazioni rilasciate dai GPS delle auto e ai dati di telefonia mobile di migliaia di persone e per un paio di mesi. Alla fine, ha effettuato un confronto tra la mobilità di routine di un individuo e quella totale per arrivare a determinare due gruppi di appartenenza: esploratori o abitudinari.
I potenziali individui appartenenti al gruppo degli esploratori hanno una mobilità quotidiana che possiamo definire il “nucleo” e che rappresenta solo una parte di quella complessiva caratterizzata da mete spesso distanti dai luoghi visitati nella routine.
Sono invece abitudinari coloro che hanno un raggio di mobilità quotidiano simile a quello complessivo. Quindi questa tipologia di persone visita principalmente quei luoghi che frequenta maggiormente.
Al termine dell’analisi dei dati della ricerca è stato sviluppato un modello matematico in grado di determinare rapidamente il gruppo di appartenenza di un individuo e inoltre, studiando ulteriormente le informazioni ottenute, i ricercatori hanno evidenziato altri aspetti. L’appartenenza al gruppo degli esploratori o degli abitudinari ha un forte impatto sulla diffusione e le interazioni sociali. Infatti, entrambe le categorie giocano ruoli diversi nella diffusione delle malattie e tendono a impegnarsi in interazioni sociali con persone con profili di mobilità simili. Ad esempio, gli esploratori e gli abitudinari muovendosi sul territorio hanno diverse capacità di diffondere eventuali epidemie, o ancora, gli esploratori tendono ad istituire una comunicazione con altri esploratori piuttosto che con gli abitudinari.
E voi come vi classifichereste? Abitudinari o esploratori?