I Nexus sono i punti di riferimento per il sistema operativo Android, ma analizzando le tempistiche di aggiornamento di Google e Apple, è evidente come i dispositivi di Cupertino vengano aggiornati più a lungo nel tempo rispetto alle controparti Android.
Il mercato degli smartphone può contare ormai device ottimi sono ogni punto di vista. Non solo le specifiche tecniche sono arrivate a livelli impensabili qualche anno fa, ma anche dal lato software ci sono state migliorie in ogni campo. I device di riferimento del sistema operativo Android sono i Nexus di Google, che ogni anno portano con sé tutte le ultime novità del robottino verde senza le personalizzazioni dei produttori che molto spesso riempiono l’OS di features inutili che nessuno utilizza.
Dall’altro lato abbiamo invece Apple, che con i suoi iPad e i suoi iPhone occupa un posto di rilievo nel mercato dei dispositivi mobili. Apple ha appena rilasciato iOS 9 per una moltitudine di dispositivi, compreso l’iPad 2 uscito ben 4 anni fa, mentre Google rilascerà la versione 6 di Android per i suoi Nexus nel corso delle prossime settimane. Il grafico a fine articolo mostra la durata media del ciclo vitale dei dispositivi Google e Apple, e per quanto tempo i due produttori aggiornano i propri device.
Nel grafico troviamo ogni iPhone e ogni iPad, mentre dal fronte Android troviamo tutta la line up di Nexus. La frammentazione di Android
è sempre stato un problema abbastanza grave, problema però da affidare semplicemente al sistema operativo aperto, poiché ogni produttore decide se e quando aggiornare i propri smartphone all’ultima versione del software: in questo caso Google può fare poco al riguardo, se non pensare ai propri device.Dall’altro lato Apple aggiorna i propri iPhone e i propri iPad decisamente più a lungo rispetto ai Nexus di Google, ma a differenza di questi ultimi i device più vecchi della mela non ricevono tutte le novità funzionali introdotte con l’ultima versione del sistema. In questo modo più dispositivi, anche con diversi anni alle spalle, ricevono l’ultima versione di iOS, ma non tutti possono godere della stessa esperienza a livello di feature. Così facendo Apple si assicura una frammentazione quasi nulla del proprio sistema operativo, perché anche device come l’iPad 2 uscito 4 anni fa vengono aggiornati, in questo caso ad iOS 9.
Il grafico mostra in linea di massima un ciclo vitale più lungo per i dispositivi di Apple. Il tempo medio di supporto ammonta a circa 44 mesi, con l’iPad 2 in cima al grafico con ben 54 mesi di supporto alle spalle. Dal lato Android, invece, il primo Nexus è stato aggiornato per meno di due anni, anche se nell’ultimo periodo Google sembra aver cambiato questa strategia. Il Nexus 7 2012 è stato supportato per circa 38 mesi e riceverà anche Android Marshmallow, e anche se sarà l’ultima versione del software disponibile per questo tablet, continuerà ad essere supportato con i nuovi aggiornamenti mensili di sicurezza che Google ha deciso di rilasciare dopo il boom del malware Stagefright.
Il tempo medio di supporto per uno smartphone Nexus ammonta dunque a circa 28.2 mesi. Uno dei vantaggi di Android rispetto ad iOS, è che le nuove versioni delle applicazioni arrivano sul Play Store, dunque i vari utenti possono ottenere le ultime features senza necessariamente aggiornare il sistema operativo all’ultima versione. Molta gente aggiorna i propri smartphone e tablet ogni due anni circa, dunque la cosa per molti non è poi così importante.
Il grafico in questione, infine, si sofferma solo su una parte della storia, ossia il ciclo vitale, ma lascia da parte un’altra questione importante: molti device, sebbene aggiornati, non reggono bene l’ultima versione del software o possono riceverlo a distanza di tempo rispetto ad altri terminali. Google dal canto suo ha promesso che i suoi Nexus riceveranno gli aggiornamenti maggiori per 2 anni, e aggiornamenti di sicurezza per un ulteriore anno.