I computer quantistici non rappresentano più un lontano progetto, sia in Germania che in Austria sono stati terminati i primi prototipi perfettamente funzionanti, attualmente non riescono ancora a svolgere calcoli complessi ma in futuro potranno compiere grandi cose.
I computer quantistici saranno i computer del futuro e se fin ora avevamo una vaga idea su come potessero funzionare oggi possiamo vederli in azione grazie ai primi prototipi funzionanti che arrivano dalla Germania e dall’Austria.
Sostanzialmente si tratta di “trappole di luce” dall’aspetto simile ai classici contenitori delle uova che ospitano al loro interno atomi in grado di scoprire i segreti dei minerali. Questi atomi colpiti da potenti laser assumono diverse configurazioni e simulano la struttura del materiale che si vuole analizzare.
Mentre i computer tradizionali utilizzano il codice binario 1/0 i computer quantistici si basano su unità di informazione chiamate qubit che oltre allo stato 1/0 sono caratterizzati anche da stati intermedi, in tal modo potranno essere calcolati in parallelo tutte le possibili soluzioni di un problema.
Ma cosa si potrà fare con i computer quantistici? Grazie alla loro capacità di assumere conformazioni differenti si potrà fare assumere agli atomi le sembianze di qualsiasi materiale e osservando l’interazione delle molecole si potranno determinare le loro proprietà.
Il prototipo realizzato dal gruppo tedesco, coordinato da Immanuel Bloch usa atomi di rubidio mentre quello del gruppo austriaco, guidato da Rainer Blatt, usa ioni di calcio. Attualmente si sta lavorando effettuando i test su strutture magnetiche, queste sono importanti per lo sviluppo di nuovi materiali utili nella vita quotidiana, come cavi per il trasporto di energia elettrica più efficienti che non disperdano corrente come quelli utilizzati oggi.
Questi primi prototipi di computer quantistici sono dei “simulatori” capaci di svolgere specifici compiti e secondo le parole dell’esperto il primo computer vero e proprio arriverà non prima di 10 anni e sarà l’evoluzione di questi prototipi che grazie alle regole della fisica quantistica riuscirà ad immagazzinare ancora più dati e velocizzare l’elaborazione.