Ieri, 29 settembre, a San Francisco sono stati presentati i nuovi Nexus 5X e 6P. Google ha scelto per il 5X un’azienda con cui ha già collaborato, LG, mentre per il 6P ha optato per Huawei, primo produttore cinese a produrre un googlefonino.
La presentazione è stata quasi a porte chiuse, trasmessa in streaming, erano molto poche le persone, privilegiate, ammesse e tra queste nessun italiano. L’Italia non è tra i primi pensieri di Mountain View anche per quanto riguarda la vendita dei due nuovi smartphone. Al momento, infatti, è possibile solo iscriversi alla lista d’attesa per essere avvisati quando i due nuovi Nexus saranno disponibili.
Parliamo di prezzi. Google si è sempre distinta con i suoi Nexus per un rapporto qualità/prezzo eccezionali. Già lo scorso anno ha deluso per il prezzo (ed anche per il display) fuori misura e anche quest’anno il trend è lo stesso.
Per il Nexus 5X si parte, per la versione da 16GB, da 479€. Per il Nexus 6P il prezzo sale a 699€. Dunque, non si può parlare di prezzi accessibili. A parte le caratteristiche tecniche, di cui parleremo tra poco, quanto questi prezzi influenzeranno la scelta dei consumatori? Secondo il mio parere molto e per diversi motivi.
Primo, la fortuna degli smartphone con Android puro è sempre stato il loro prezzo aggressivo. Secondo, con i prezzi degli attuali Nexus è possibile trovare sul mercato una miriade di alternative di altissimo livello e, forse, anche a prezzi inferiori. Terzo, le caratteristiche tecniche, in particolare del Nexus 5X, valgono una tale spesa?
Le caratteristiche tecniche. Il 5X e il 6P hanno molte caratteristiche in comune. Android MarshMallow è, naturalmente, montato su entrambi. Sono dotati anche della stessa fotocamera da 12,3 MP a cui è stato dato molto risalto durante la presentazione; Google ha dichiarato di aver lavorato molto sul comparto fotografico.
La fotocamera di entrambi i nuovi Nexus è caratterizzata da:
- Pixel da 1,55 µm
- Apertura f/2.0
- Messa a fuoco automatica con laser IR
- Acquisizione video 4K (30 f/s)
- Doppio flash CRI-90 ad ampio spettro
Differisce, invece, la fotocamera anteriore che è da 5MP sul 5X e da 8MP sul 6P. Al momento non possiamo far altro che verificare le caratteristiche tecniche senza poter valutare.
Da valutare invece la dimensione della batteria che sul 5X è di 2700 mAh con ricarica veloce. La capacità probabilmente non è il massimo, bisognerà anche vedere se MarshMallow sarà in grado di gestire in maniera ottimale la batteria e quale sarà il consumo dei vari comparti. Meglio da questo punto di vista sul 6P sul quale troviamo una batteria da 3450 mAh, con anche un display QHD SuperAMOLED che richiede un grande consumo.
Il Nexus 5X è un esacore e il 6P un octacore, entrambi a 64bit, entrambi della Qualcomm. Il primo uno Snapdragon 808 e, il secondo, il famigerato Snapdragon 810 che probabilmente funzionerà da esacore come su altri device che lo montano.
Tra i due nuovi dispositivi il 6P quello con caratteristiche migliori, ma anche quello su cui ci sono molti dubbi sulla durata effettiva della batteria, sul processore e di dubbio gusto anche l’estetica. Nella parte anteriore sono molto somiglianti (un po’ troppo) ai nuovi Motorola e nella parte posteriore il Nexus di Huawei non ha un aspetto molto gradevole.
Dunque, quale impatto potranno avere i nuovi Nexus nell’affollatissimo mercato Android che ha raggiunto un numero spropositato di smartphone, sono ben un miliardo e quattrocento milioni per la precisione. Perché preferire loro e non, giusto per fare un esempio, un Mate S? Fateci sapere se siete d’accordo oppure no.