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Un igloo in 3D la casa dell’uomo su Marte

La prima abitazione umana su Marte potrebbe un igloo? Pensare a del ghiaccio su un pianeta per definizione bollente ed ostile ha dello straordinario, ma a quanto pare non sarebbe impossibile. Soprattutto se l’igloo è in 3D.

Dopo la scoperta, e il seguente annuncio da parte della Nasa, di acqua salata sul pianeta rosso, il primo habitat marziano pensato per accogliere l’uomo su Marte potrebbe chiamarsi Mars Ice House.

Il tutto scaturisce all’interno di un concorso di progettazione che cerca voci e idee nuove per realizzare un habitat stampato in 3D e idoneo per l’esplorazione dello spazio profondo. E questo in previsione di un possibile viaggio dell’agenzia spaziale americana su Marte.

Sezione del programma Centennial Challenges della Nasa, dunque, il concorso mira a promuovere una tecnologia di costruzione di additivi per l’edilizia abitativa sostenibile sulla Terra, ma anche oltre. La Mars Ice House, progettata da Clouds Architecture Office and Space Exploration Architecture (SEArch), è composta da una serie di conchiglie di ghiaccio nidificate progettate per utilizzare l’acqua liquida (probabilmente) presente su Marte grazie alle basse temperature. Queste sono le condizioni essenziali affinché si possa erigere una “conchiglia multistrato di ghiaccio“.

La struttura dispone all’esterno e all’interno di cupole, nonché di uno spazio nel quale gli astronauti possono godere di una “zona neutra protetta

“. Un giardino idroponico all’interno del cortile anteriore, inoltre, sarebbe in grado di fornire cibo e ossigeno per i suoi residenti.

Il materiale di ghiaccio permetterebbe alla luce naturale di penetrare all’interno della struttura, mentre allo stesso tempo assicura protezione contro le radiazioni solari e galattiche. Il sito web del progetto afferma che, mentre gli scienziati sono a lavoro nell’esaminare potenziali sostituti sintetici della luce del Sole, tali opzioni artificiali “non detengono la stessa varianza circadiana o la capacità di equilibrare la salute fisica e mentale di un equipaggio“. Come al contrario fanno i cicli giornalieri della nostra stella.

La struttura triangolare sarà costruita da due robot: uno per raccogliere il ghiaccio da sotto la superficie di Marte, mentre un altro avrà il compito di depositare il ghiaccio nella struttura.

La squadra vincitrice porterà a casa 25 mila dollari, mentre il secondo posto ne riceverà 15  mila. La Nasa, al momento, ha ricevuto oltre 165 candidature ed  ha giudicato e visualizzato le prime 30 nel corso del Maker Faire Mondiale di New York.

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Pubblicato da
Federica Vitale