La tecnologia si espande in ogni settore e anche in campo medico viene sempre più utilizzata per molteplici attività. I medici utilizzano sempre di più lo smartphone per consultazioni con i colleghi in merito alle pratiche dei loro pazienti.Anche i medici iniziano a diventare dipendenti dagli smartphone che sono sempre più utilizzati per consultazioni tra colleghi.
Secondo un sondaggio, condotto su 287 medici e 564 infermieri che lavorano in cinque ospedali di Londra appartenenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), il 65% dei medici invia messaggi SMS ai colleghi per consultazioni sui pazienti; il 46% dei dottori utilizza il proprio smartphone per inviare foto di ferite ad un altro collega. Un terzo dei medici ha utilizzato un’applicazione di messaggistica per condividere le informazioni dei propri pazienti.
Il gruppo medConfidential ha pubblicato i dati per cercare di sensibilizzare i pazienti alla possibile violazione della privacy
sostenendo che inconsapevolmente i medici stanno rilasciando informazioni private sui pazienti. Il gruppo, inoltre, sostiene che alcuni messaggi sui pazienti vengono anche inviati tra smartphone personali non protetti da crittografia.Nel rapporto si legge:
“A causa della mancanza dei moduli di sicurezza necessari per la crittografia dei dati, la trasmissione delle informazioni sui pazienti attraverso queste modalità di messaggistica è attualmente non protetta e può comportare la divulgazione involontaria di dati altamente sensibili e riservati, in particolare se i portatili vengono persi, rubati o consultati da personale non autorizzato.”
Effettivamente l’utilizzo dello smartphone da parte dei medici come strumento di consultazione non è il metodo più sicuro per il paziente e per la sua privacy. Voi che ne pensate?