Maker Faire, il festival dedicato alle invenzioni più stravaganti ma anche le più utili, è arrivato all’Università la Sapienza di Roma. Tre giorni in cui migliaia di giovani e adulti presenteranno la propria visione del mondo, tra musica, robot e stampanti 3D, tutti accomunati da un’unica parola chiave: scienza sostenibile.
Si è aperta ieri 16 ottobre all’Università la Sapienza di Roma l’edizione europea del Maker Faire, il festival dedicato a tutti gli amanti delle invenzioni e dell’innovazione. Più di 15000 hanno partecipato all’inaugurazione della fiera della creatività più famosa al mondo, la cui parola chiave è scienza sostenibile: un termine dal doppio significato che allude sia alla sostenibilità ambientale sia alla facilità con cui la tecnologia, l’innovazione e la creatività sono accessibili a chiunque. Il campus universitario è diventato una vera e propria città della scienza, con più di 600 stand e padiglioni.
Tre giorni in cui gli inventori, i cosiddetti makers, si incontrano per presentare al mondo i propri progetti e per condividere speranze e idee in vista di un futuro che si fa sempre più una minaccia per il nostro pianeta e l’ambiente. Tra i vari padiglioni troviamo la Mostra della Luce, che vuole mettere in risalto proprio l’aspetto ecologico della scienza: qui verranno progettate e costruite lampade ecologiche che verranno poi donate ai ragazzi in un villaggio in Africa per consentire loro di continuare a studiare anche dopo il tramonto del sole. Sono più di 600 le invenzioni che verranno presentate nel corso di questo festival: al Maker Faire c’è spazio per tutto, dalla tecnologia indossabile per garantire la sicurezza sul lavoro
fino ad una nuova area interamente dedicata alla sperimentazione musicale grazie alla presenza di oltre venti artisti. L’Istituto Italiano di Tecnologia ha invece aperto la fiera con Walkman, un robot alto 1.90 m in grado di compiere gesti diversi come salutare o strappare un nastro grazie alle braccia e alle gambe portentose.L’Università la Sapienza di Roma diventerà un vero e proprio laboratorio in cui curiosi, studenti e ricercatori potranno partecipare ad esperimenti con i magneti, la corrente elettrica e giroscopi grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Fisica. Maker Faire lascia però grande spazio anche ai più piccoli, con più di 3000 mq dedicati agli aspiranti inventori dai 5 ai 16 anni. E tra questi vi sono anche ragazzi che spiccano per creatività: un piemontese di 15 anni si è costruito una stampante in 3D completamente da solo poiché i genitori non sono stati in grado di acquistarne una nuova di zecca. Per tutti gli altri troviamo poi laboratori di programmazione ed elettronica, workshop didattici con esperti del settore e mini laboratori per entrare a stretto contatto con la tecnologia.
“Attraverso l’innovazione possiamo dare una prospettiva a questo Paese” – ha dichiarato Nicola Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, durante l’inaugurazione – “È giusto che ad interessarsi a questo siano le istituzioni preposte al sapere, alla scienza e allo sviluppo. Maker Faire rappresenta uno degli esempi più belli di sintesi di futuro del nostro Paese.” Ed è proprio del futuro che dobbiamo occuparci, perché lui si occuperà presto di noi.