Xiaomi è in forte crescita nei Paesi emergenti, ma gli occhi dell’azienda sono attualmente puntati su un mercato irraggiungibile come quello statunitense.
L’espansione di Xiaomi procede abbastanza bene. L’azienda cinese attualmente possiede il 14% del mercato in India e ha visto un aumento globale delle vendite del 34%. Se da un lato ha appena perso il primato in patria con la rivale Huawei, dall’altro il produttore cinese non ha di che lamentarsi. Interrogata dai microfoni del Wall Street Journal, il CEO dell’azienda Bin Lin ha però velocemente parlato anche della volontà del produttore di entrare in un mercato difficile come quello americano.
L’azienda sta considerando l’idea di vendere gli smartphone della gamma Mi Note negli Stati Uniti. Secondo Xiaomi il mercato dei dispositivi high-end è quello giusto per penetrare in un mercato ricco come quello americano, e il Mi Note, soprattutto nella variante Pro, offre caratteristiche alla pari dei top di gamma più blasonati. Xiaomi Mi Note Pro può infatti contare su un processore Snapdragon 810, 4 GB di RAM e una fotocamera da 13 megapixel con stabilizzatore ottico dell’immagine, niente da invidiare ad un Galaxy S6 o iPhone 6 a caso.
In ogni caso gli smartphone non restano l’obiettivo prioritario di Xiaomi, che si vede più come una compagnia internet piuttosto che un produttore di dispositivi mobili. L’azienda cinese infatti produce una grande varietà di beni di consumo come TV, routers e diversi prodotti di elettronica. Il mercato statunitense fa sicuramente molta gola a Xiaomi, visto il successo della rivale Huawei anche al di fuori del mercato cinese, ma resta da vedere se questo piano verrà effettivamente messo in pratica.