All’IFA di Berlino all’inizio di settembre Sony ha presentato tre nuovi dispositivi della lineup Xperia Z5. In attesa dell’arrivo di Xperia Z5 Premium, il primo smartphone con display 4k, stiamo provando lo Z5 Compact e lo Z5.
Sony torna sul mercato solo dopo pochi mesi dall’ultimo top di gamma con tre nuovi Xperia, nemmeno le vicissitudini dell’azienda giapponese ha messo dei freni alla presentazione quinta generazione degli Xperia. Un top di gamma ogni sei mesi (due se consideriamo anche la versione Compact) non solo non ha fatto la fortuna di Sony, ma è, forse, proprio uno dei problemi per i quali l’azienda non versa in buone condizioni.
Non contenti hanno presentato tre Xperia Z5 che hanno prezzi molto alti. Il modello che si può definire centrale ha un costo ufficiale di 699€, prezzo molto elevato per quanto offre il device e per la situazione precaria di cui dicevo poc’anzi.
L’Xperia Z5 è realizzato in policarbonato, molto bello il colore e la sensazione al tatto della cover, ma se iPhone 6S ha un effetto saponetta questo smartphone Sony ha un effetto olio d’oliva, scivola che nemmeno un paio di sci su una lastra di ghiaccio. Il carattere omnibalance continua a distinguere forma e dimensioni dell’ultimo nato della casa giapponese.
Un unico blocco rettangolare in cui troviamo una batteria fissa, un peso di 154 grammi e dimensioni di 146 x 72 x 7,3 mm. Più che il peso, che si sente, a dar maggiormente fastidio è la larghezza del device che non consente una buona presa anche proprio per la forma rettangolare.
Sul bordo destro troviamo il tasto di accesso diretto alla fotocamera tipico degli Xperia, il tasto del volume si trova poco più su in una posizione scomoda e poi il tasto di accensione spegnimento con sensore di impronte digitali. Il sensore funziona perfettamente anche se richiede necessariamente la registrazione di almeno due impronte una per la mano destra e l’altra per la sinistra vista la posizione del tasto di accensione.
Il display è un IPS FullHD con diagonale da 5,2 pollici Triluminos con densità di 424ppi. Il sensore di luminosità si comporta bene sotto la luce del sole con una variazione un po’ lenta ma efficace. Sotto la luce del sole la visibilità non è il massimo.
Il processore montato sull’Xperia Z5 è il tristemente famoso Snapdragon 810 octa core con clock a 1,8GHz, GPU Adreno 430, 3GB di RAM e 32 GB di memoria interna, di cui 21,20GB a disposizione dell’utente, espandibile tramite microSD fino a 200GB.
La versione Android è la 5.1.1 Lollipop con interfaccia personalizzata da Sony che ha fatto qualche modifica rispetto alle versioni precedenti. Ora le modifiche all’app drawer sono minime e sono accessibili dai tre pallini in alto a destra della schermata. Le uniche modifiche possibili sono relative all’ordinamento delle app alla presenza sulla home di app grandi o piccole.
Presenti le classiche applicazioni proprietarie come Video, Album, Musica, What’s New, TV Slide View, Trak ID, Movie Creator, Xperia Lounge, Smart Connect, Live Streaming per la registrazione dello schermo e di tutto quanto accade sullo smartphone e della diretta live tramite Youtube.
Non ho mai avuto problemi di fluidità, ma di surriscaldamento. Lo Snapdragon 810 continua a dare problemi in questo senso nonostante i core attivi siano solo 5 o 6. Inspiegabile come i produttori continuino ad utilizzarlo per i propri device.
La batteria da 2900 mAh non garantisce la durata a cui Sony ci ha abituato con lo Z3 e Z3 Compact. In questo caso dopo 10 ore di utilizzo occorre ricaricare lo smartphone che, comunque, è dotato anche di risparmio energetico Stamina e Ultra Stamina.
Quella dei nuovi Xperia Z5 dovrebbe essere la migliore fotocamera presente su un dispositivo mobile. Il condizionale è d’obbligo in quanto la fotocamera da 23MP non si comporta sempre nel migliore dei modi. La messa a fuoco è molto lenta e capita che le immagini siano molto sfocate oltre che piene di rumore. Questo accade soprattutto quando la fotocamera è impostata su manuale e quindi a 23MP, mentre per impostazione predefinita, in automatico, è limitata a 8MP come solito per Sony.
Con l’impostazione del focus tramite touch è risultato spesso complicato mettere a fuoco in quanto i ripetuti tap sul display non hanno sortito effetto. Sono tante le funzioni e gli effetti disponibili per la fotocamera: effetto creativo, effetto AR, Timeshift video, Immagine verso il volto (foto in foto e video in video), più fotocamere (si possono utilizzare più dispositivi Sony per registrare da diverse angolazioni).
Prova fotografica:
I video si possono registrare al massimo in 4K e in FullHD a 30 e 60fps. La registrazione in 4K è limitato dal surriscaldamento del device. Presente lo stabilizzatore video che permette di ottenere video molto stabili.
Prova video FullHD a 30fps:
Prova video FullHD a 60fps:
Prova video UltraHD:
Ottimi gli speaker frontali per la riproduzione audio e video. I video possono essere riprodotti fino ad una risoluzione 4k UltraHD.
Connettività completa con WiFi 802.11 a/b/g/n/ac con tecnologia MIMO, bluetooth 4.1 con A2DP/aptX, A-GPS/GLONASS, Wi-Fi Direct, Wi-Fi hotspot, DLNA, USB OTG. La rete dati oltre al 2G e 3G è caratterizzata anche dalla rete 4G LTE con velocità fino a 300Mbps in download e 50 Mbps in upload.
Il browser installato è Chrome di Google con la classica possibilità di richiedere il sito desktop e la sincronizzazione con tutti i device su cui lo utilizziamo.
Molto buono il segnale e l’audio in capsula anche se bisogna poggiare bene l’orecchio sulla fessura perché anche un piccolo spostamento comporta un audio non ottimale. Buon comportamento anche tramite le cuffie e il vivavoce che non ha, però, un volume particolarmente elevato e in condizioni rumorose potrebbe risultare difficoltoso ascoltare e farci sentire. Il tastierino numerico consente la ricerca rapida in rubrica.
Oltre ad SMS ed MMS presente un solo client mail, quello di Google che ben conosciamo. La tastiera è altamente personalizzabile con molte funzioni da poter inserire o togliere a nostro piacere come, ad esempio, i numeri in prima funzione e molti caratteri utilizzabili con pressione prolungata sui vari tasti. Oppure, ancora, con la possibilità di scegliere la tastiera in modalità telefono (tastierino numerico) o per l’utilizzo con una mano.
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Sony realizza sempre prodotti di buon livello con anche un buon grado di personalizzazione. L’Xperia Z5 rappresenta un’ottima alternativa nel mondo Android se non fosse per il prezzo elevato, troppo per la qualità dello smartphone. È un top di gamma? Non proprio.
Dal punto di vista software ci sono poche se non addirittura nessuna novità di rilievo. L’interfaccia rimane sempre la stessa con le solite applicazioni Sony. Carina la possibilità di associare un Dual Shock per giocare con lo smartphone.
Due note dolenti fondamentali sono la fotocamera e la batteria. Se la prima ha probabilmente solo bisogno di qualche aggiustamento a livello software, quindi risolvibile, per la seconda la cosa non è altrettanto semplice. Parlando ancora di fotocamera mi chiedo perché la modalità automatica sia settata sugli 8MP, domanda che continuo a farmi dal primo Xperia.
Ancora una volta mi ritrovo a chiedermi come sia possibile che lo Snapdragon 810 venga montato su uno smartphone eppure continuiamo a ritrovarlo troppo spesso. Lo Z5 scalda, non tantissimo per fortuna perché il processore è castrato ma non appena occorre utilizzare tutti i core a disposizione la frittata è fatta nel senso che la potete cuocere sul device senza problemi.
Ne consiglio l’acquisto se non si hanno esigenze di utilizzo particolari e di sicuro solo se lo si troverà a prezzo nettamente inferiore.