Whatsapp memorizza tutti i dati delle conversazioni telefoniche degli utenti.
Il noto servizio di messaggistica istantanea continua a mettere a rischio la privacy degli utenti. Il team di ricercatori dell’università Brno di New Heaven ha condotto uno studio per capire quali informazioni vengono memorizzate sui server di Whatsapp quando l’utilizzatore usufruisce dell’applicazione.
I risultati dell’esperimento sono stati sconvolgenti sotto diversi punti di vista. I server di Whatsapp archiviano quotidianamente una miriade di informazioni, anche quelle che non ci aspettiamo. Le chiamate VOIP, ad esempio, vengono catalogate e tutti i dati relativi ad IP, durata e luogo di partenza ed arrivo della chiamata sono memorizzati in via definitiva.
A spaventare maggiormente gli studiosi è la facilità con cui sono riusciti a violare la crittografia di protezione dei dati riuscendo ad accedere a tutte le informazioni sui server di Whatsapp. Un hacker malintenzionato non avrebbe molti problemi a ripetere la stessa procedura.
Whatsapp memorizza tutte le informazioni che riesce a ricavare dagli utenti perché sono la vera merce di scambio per l’azienda che offre il servizio di messaggistica instantanea gratuitamente o quasi.
L’applicazione è stata recentemente acquisita da Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook. Lo scopo dell’imprenditore è quello di realizzare compagne pubblicitarie che siano mirate il più possibile ad il target di utenti più adatto. Per raggiungere questo obiettivo è dunque fondamentale che i suoi social network riescano a ricavare tutte le informazioni possibili sugli utilizzatori.
La nostra privacy è quindi il prezzo da pagare per mantenere la maggior parte delle piattaforme social gratuite.