Se Sparta piange, Atene non ride. Mentre Twitter vede rallentare sempre di più la corsa ai nuovi iscritti, Facebook adesso inizia a lamentare un minor numero di attività da parte degli utenti.
I dati GlobalWebIndex, diffusi ieri dal Wall Street Journal, ci raccontano una palese flessione d’interesse per il social. Nel terzo trimestre, infatti, solo il 34% degli iscritti di Facebook ha aggiornato il proprio stato e il 37% ha postato qualcosa. Numeri in netto calo rispetto ad un anno fa, quando le percentuali erano rispettivamente al 50% e 59%.
Le cause potrebbero essere tante: dalla “semplice” pigrizia degli utenti, che preferiscono scorrere gli aggiornamenti altri, oppure l’aumento dell’offerta “social” sul mercato, con tante piattaforme in ascesa, come Linkedin e Instagram in primis.
Per cercare di invogliare gli utenti ad interagire, il social di Mark Zuckerberg da maggio scorso ha iniziato a mostrare agli utenti dei ‘promemoria’ di eventi e giornate speciali, i quali – secondo le aspettative di Manlo Park – dovrebbe aumentare la voglia di postare.
La flessione degli aggiornamenti e dei nuovi contenuti potrebbe rappresentare un problema nel lungo periodo per Facebook, in quanto rischia di far perdere appeal al social network, a tutto vantaggio della concorrenza. Inoltre, una volta innescato questo processo, si rischia un minor afflusso di visite quotidiane, un danno sia per il social sia per gli sponsor presenti sulla piattaforma.