BlackBerry Priv si aggiunge alla lista degli smartphone che riceveranno aggiornamenti mensili di sicurezza, come fanno già Google, Samsung ed LG con alcuni dei loro dispositivi.
Da qualche mese Android è minacciato da una serie di falle del sistema che permettono di accedere ai dati sensibili dell’utente in maniera estremamente semplice. La prima, grave, falla scoperta è stata Stagefright qualche mese fa, a cui sono poi seguite altre segnalazioni sempre appartenenti allo stesso genere di malware. Per questo motivo diversi produttori hanno cominciato a rilasciare patch mensili di sicurezza per tenere sotto controllo i propri dispositivi e lo stesso succederà con il BlackBerry Priv, il primo smartphone dell’azienda canadese con sistema operativo Android.
Il BlackBerry Priv verrà rilasciato entro la fine dell’anno – i preordini sono già aperti – e BlackBerry ha già voluto precisare in che modo intenderà mantenere alta la sicurezza di questo smartphone, il punto di forza dell’azienda che da sempre punta sulla privacy. BlackBerry infatti rilascerà mensilmente un aggiornamento di sicurezza, come fa già Google con i suoi Nexus
, per andare a correggere le falle di Android che quotidianamente vengono scoperte.BlackBerry aggiornerà personalmente solamente i BlackBerry Priv acquistati direttamente dal sito ufficiale, quindi no brand, mentre quelli acquistati tramite operatore potrebbero ricevere gli aggiornamenti in un secondo momento, sempre a patto che tale operatore abbia deciso di adottare la stessa politica di BlackBerry. Ma l’azienda non si ferma qui: se venisse infatti scoperta una falla molto grave del sistema, che non può aspettare il solito aggiornamento di inizio mese, BlackBerry rilascerà un aggiornamento istantaneo per andare a correggere il problema.
Da un’azienda come BlackBerry, famosa soprattutto in ambito business e lavorativo per la sicurezza che i suoi dispositivi assicuravano, un supporto del genere era quantomeno scontato. Fa sempre piacere però leggere di iniziative del genere, iniziative che tutti i produttori di smartphone dovrebbero prendere come esempio.