Si è ormai affermata la tesi che l’iPhone, essendo uno smartphone più costoso e criptato, ha un livello di sicurezza maggiore rispetto ad un dispositivo Android, molto più economico.
Questa è una tesi ribadita da una associazione americana che si batte per i diritti civili.
Quanto è vera questa affermazione?
Si sa che l’iPhone, in tema di sicurezza, non ha eguali: grazie al suo sistema è in grado di criptare tutti i dati dello smartphone senza permettere a nessuno di decifrarli. L’unico che ha il potere di sbloccare il telefono è il proprietario.
Apple in tema di sicurezza ha pensato proprio a tutto tant’è che ha suscitato l’ira dell’FBI, NSA e altre agenzie governative che vorrebbero invece avere accesso ai dati di tutti per combattere terrorismo e crimine.
È proprio questo particolare che rende gli iPhone molto più sicuri degli smartphone Android: questi ultimi infatti non prevedono criptaggio. Il nuovo Lollipop offre una maggiore sicurezza ma solamente per gli smartphone Nexus.
Questa differenza ha aperto una discussione molto più seria che riguarda la violazione dei diritti umani. Chris Soghoian e Chief Technologist della ACLU (American Civil Liberties Union) hanno affermato, durante una conferenza organizzata dalla MIT Technology Review a Cambridge, Massachusetts:
“Ci troviamo di fronte non solo a un digital divide, ma anche a un digital security divide. Il telefono utilizzato dai ricchi è sicuro e criptato di serie, mentre il telefono usato dalla maggior parte delle persone nel Sud del mondo e dai poveri e dagli svantaggiati in America può essere sorvegliato”.
La sicurezza è quindi analizzata sotto un altro punto di vista e purtroppo è la triste verità: il telefono poco costoso è maggiormente controllato e il divario tra i “sorvegliati e i non” si è ormai allargato notevolmente.
La differenza fra i due sistemi pare avere quindi idee e progetti programmati:
“Google ha di gran lunga il miglior team di sicurezza di ogni azienda della Silicon Valley, e gli esperti di sicurezza che conosco all’interno di Google si vergognano di Android. Ma Apple vende beni di lusso, mentre Google distribuisce servizi gratuiti in cambio dell’accesso ai dati dell’utente”.