Ghiacciaio in pericolo in Groenlandia. Ancora cattive notizie dal fronte dei cambiamenti climatici. Il monito giunge dagli Stati Uniti e il “paziente” di ghiaccio sarebbe il Zachariae Isstrom, nel Nioghalvfjerdsfjorden.
Se questo imponente ghiacciaio dovesse scomparire, infatti, il livello di acqua si innalzerebbe di almeno un metro in tutto il mondo. La causa è l’aria calda che potrebbe portare a sciogliere la sua parte superiore; mentre le correnti oceaniche, anch’esse calde, sarebbero responsabili dell’erosione della parte sommersa.
L’erosione di questo gigante di ghiaccio è in corso dal 2012. Come si legge nello studio pubblicato sulla rivista Science, Zachariae Isstrom starebbe rompendosi in tanti iceberg. Mentre la superficie restante si starebbe ritirando ad una velocità tre volte superiore rispetto rispetto agli anni precedenti. Sono circa 125 i metri persi all’anno. Un ritmo che, se continuo, potrebbe porta il livello del mare a salire di circa un metro.
Si trova nelle regione di Nioghalvfjerdsfjorden. Una superficie di oltre 200mila chilometri quadrati ovvero, per avere un’idea, qualcosa come il 12% dell’intero territorio groenlandese. Il suo collasso, dunque, come è facile immaginare, potrebbe causare l’inondazione di alcune città. È già da alcuni anni che il pericolo è in agguato e spesso la notizia torna alla ribalta. Principali “vittime”, metropoli come New York, Londra e alcune località costiere.
La situazione, comunque, è costantemente monitorata dai satelliti orbitanti attorno alla superficie terrestre. I dati raccolti forniscono preziose informazioni agli scienziati riguardo lo stato di salute non solo del ghiacciaio stesso, ma degli oceani. “La perdita di ghiaccio sta avvenendo rapidamente in termini glaciologici, ma lentamente in termini umani”, chiarisce uno degli autori dell’indagine, John Padel, dell’università del Kansas. “Non tutto in un solo giorno o in un solo anno“.
Ma il rischio c’è e non è da sottovalutare.