Internet e il suo rapporto con gli italiani. O meglio, gli italiani ed il loro flessibile e incerto rapporto con Internet. Qual è? Fondamentale, alla stessa stregua di gas, luce ed acqua. Sebbene i dati dimostrino il contrario.
Ci riferiamo ai risultati ricavati da una ricerca realizzata da Swg sull’accesso al web, le competenze digitali e i servizi online, presentata all’Italian Digital Day che si tiene alla Reggia di Venaria.
I dati della ricerca
Ne emerge che il 51% degli italiani consideri l’accesso a Internet come determinante per lo sviluppo economico, culturale e sociale delle persone e del paese. A questa fetta decisamente copiosa, si aggiunge il 44% che lo ritiene addirittura un diritto essenziale, alla stessa stregua della luce, dell’acqua e del gas. Inoltre, un 41% ritiene che la connessione possa migliorare la vita, sebbene il 40% non ne abbia usato in alcun modo l’utilità negli ultimi tre mesi e solo il 41% sostiene di avere le competenze sufficienti per ottenere il meglio dal web. A questi risultati, vanno ad aggiungersi un 35% del popolo italico convinto di aver bisogno di una maggiore conoscenza dell’utilizzo di internet e un 14% che si definisce ritiene carente.
La ricerca è stata condotta tra il 9 e l’11 novembre scorsi. Ci si è basati su un campione di 2 mila persone, sottoporte ad un’approfondita intervista in merito. Insomma, i dati parlano chiaro. L’Italia, infatti, tra i paesi europei emerge come il primo per numero dei servizi offerti della rete informatica, ma paradossalmente anche l’ultimo per i loro utilizzi. Il motivo? Secondo gli esperti, probabilmente ciò è da ricercare nel fatto che i servizi online sono organizzati secondo una logica burocratica e risultano faticosi da utilizzare. E come non dare loro ragione!