Gli utenti belgi di Facebook dovranno accedere al social per visualizzare qualsiasi contenuto. Questo cambiamento significherà non disporre più di un account Facebook. Addirittura, per gli utenti belgi non sarà possibile visualizzare tra le pagine di Facebook nemmeno i profili pubblici come, ad esempio, quelli delle imprese e delle associazioni locali.
Facebook: la decisione dei giudici
La decisione arriva subito dopo un ordine del tribunale che a novembre ha preso un’importante decisione. La società Facebook Inc. è stata dichiarata in conflitto con la legge sulla privacy varata dall’Unione Europea, la quale possiede vincoli molto più restrittivi della legge sulla privacy degli Stati Uniti.
A seguito di ciò la società di Mark Zuckerberg ha deciso di limitare l’accesso al proprio sito web, anziché rimuovere i cookie per il monitoraggio, che possono albergare nel browser dell’utente per un massimo di due anni. Negli Stati Uniti “FB” può inserire cookie simili a questi nel browser web degli utenti senza chiedere nessun permesso.
Nell’Unione Europea, invece, qualsiasi azienda deve richiedere e poi ricevere il permesso dall’utente per poter installare nel browser questi software di monitoraggio. Per quale motivo Facebook ci tiene così tanto a installare questo cookie? La società californiana dice che tale cookie serva per questioni legate alla sicurezza informatica: prevenire la creazione di account falsi, dirottamento di altri account e furti di identità.
Le dichiarazioni di Facebook
In una dichiarazione, il social network più popolare al mondo ha espresso le proprie intenzioni dicendo: “Avevamo sperato di rispondere alle preoccupazioni della BPC in un modo che ci ha permesso di continuare a utilizzare un cookie di protezione per proteggere la popolazione belga da oltre 33.000 tentativi di acquisizione di dati personali al mese“.
La società ha poi ulteriormente riferito: “Siamo delusi, non siamo riusciti a trovare un accordo e ora agli utenti sarà richiesto di effettuare il login o di registrarsi per un account per vedere i contenuti a disposizione del pubblico su Facebook“. La società ha intenzione di contestare l’ordine, che potrebbe già arrivare entro questa settimana.