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Verily, il nuovo nome di Google Life Sciences

Verily è il nuovo nome del progetto di Google e Alphabet per la prevenzione delle malattie

Verily è il nuovo nome che Alphabet ha dato al progetto Google Life Sciences. Il significato esatto di questo termine può essere reso in italiano con le parole “veramente” o “certamente.” Il termine Verily, tuttavia, è caduto in disuso, in special modo negli ultimi anni. Come mai allora Big G e Alphabet hanno deciso di dare questo nome ad un progetto così importante?

Verily: un termine significativo

A rispondere a questa interessante domanda è lo stesso CEO Andy Conrad che, in un’intervista, ha spiegato i motivi della scelta fatta dicendo: “Solo attraverso la verità possiamo avere la possibilità di competere con Madre Natura”.

Inoltre lo stesso Conrad ha proseguito dicendo: “Il nostro obiettivo è quello di passare da tecnologie mediche cosiddette ‘convenzionali’ per saperne di più, per arrivare alla verità appunto. Per far questo abbiamo necessariamente bisogno di intervenire in maniera reattiva e proattiva per ottimizzare la prevenzione.

Il fine nobile del progetto

Quale obiettivo si pone di raggiungere il progetto? Questo grande progetto, sviluppato da Google in collaborazione con Alphabet, accoglie al suo interno un team multidisciplinare enorme e molto vario. Verily, infatti, ospita al suo interno la collaborazione congiunta di ingegneri, medici, chimici e molte altre figure ancora che hanno un unico obiettivo comune: affrontare i grandi misteri della prevenzione delle malattie per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni.

Prossimamente il progetto Verily potrebbe mettere a disposizione dispositivi medici indossabili che, attraverso l’utilizzo di sensori miniaturizzati, potrebbero fare la differenza nella lotta a diverse malattie gravi. Ad esempio, in futuro, potremmo disporre di uno strumento diagnostico basato su nano-particelle al fine di individuare il cancro o altre malattie letali. Tutti noi non vediamo l’ora che il progetto porti ad ottimi risultati e, proseguendo di questo passo, molto probabilmente sarà così.

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Pubblicato da
Giuseppe Servidio