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Pedalare aiuta a mantenere la plasticità del nostro cervello

Cervello e sport connubio perfetto. Da sempre. Tanto che un nuovo studio ha approfondito la questione e suggerisce di usare la bicicletta per mantenere la nostra materia grigia sempre giovane e dinamica.

La ricerca è tutta italiana e si deve all’Istituto di neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e dall’Università di Pisa. In pratica, questa ricerca nostrana ha appurato come il cervello sia più elastico ed aumenti la plasticità dei neuroni grazie allo sport. In particolare, sarebbero proprio i neuroni, ovvero i circuiti della nostra materia  grigia in grado di adattarsi agli stimoli ambientali, a beneficiare dell’attività fisica. Nello specifico, occorre pedalare. Questo movimento, infatti, favorirebbe anche il miglioramento di problematiche dovute a traumi celebrali o deficit visivi, sia negli adulti ma anche, e soprattutto, nei bambini.

La ricerca

Gli esperimenti sono stati condotti su un campione di 20 individui, tutti adulti. Si sono evidenziati, quindi, gli effetti di due ore di bendaggio monoculare. Questa è una terapia utilizzata tradizionalmente per curare l’occhio pigro nei più piccoli. Nel caso della ricerca, invece, le persone sono state sottoposte sia alla visione di un film stando comodamente sedute durante tutto il tempo di osservazione, sia alla visione di un film in fase di corsa su pedali, a intervalli di 10 minuti, su una cyclette. Terminate entrambe le fasi di test, i ricercatori hanno rilevato che il primo gruppo, ossia quello relativo alla “rivalità binoculare”, dimostrava di aver reso la propria plasticità corticale più potente rispetto a quando i volontari seguivano il film seduti.

Una delle possibili spiegazioni parte dall’osservare che la chiusura temporanea di un occhio riduce nella corteccia visiva i livelli di un neurotrasmettitore inibitorio per il sistema nervoso (Gaba)”, commentano Claudia Lunghi e Alessandro Sale, coordinatori della ricerca. “Ipotizziamo quindi che attraverso l’attività motoria si ottenga un’ulteriore diminuzione di questa molecola, incrementando la plasticità”.

Una conferma in più, se mai ne fossero necessarie altre, sulla stretta necessità di fare sport per preservare il nostro organismo da diversi disturbi. Questo studio, nella fattispecie, fornisce una valida dimostrazione di quanto, già da tempo, molti amanti dello sport e medici sostenevano. Ovvero, che l’esercizio fisico non è solo questione di abitudine salutare per il corpo, ma anche un valido aiuto per mantenere giovane ed attivo il cervello.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Current Biology.

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Pubblicato da
Federica Vitale