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Nasa, la foto spettacolare dove la Terra è vista sorgere dalla Luna

La Terra vista dalla Luna. Blue Marble, come fu soprannominata quando venne resa immortale dall’astronauta Harrison Schmitt durante la missione Apollo 17 del 1972, fa capolino dietro la superficie lunare in un nuova immagine della Nasa.

Diversi sono stati, nel corso degli anni, i punti i vista con i quali abbiamo ammirato il nostro pianeta. Vista dai più impensabili angolo del cosmo, la Terra appare come un microscopico puntino blu. E, questa volta, è la foto scattata dal Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) dell’agenzia spaziale americana ha qualcosa di realmente suggestivo.

La Terra vista dalla Luna

L’immagine ritrae la Terra da una prospettiva diversa. Dunque, eccola sorgere all’orizzonte di una superficie desertica dell’eterea Luna. Sulla parte visibile del pianeta, è riconoscibile il continente africano. Lo scatto cosmico è il risultato di una composizione di una serie di scatti realizzati lo scorso 12 ottobre. Ma LRO è in missione lunare già dal giugno 2009. L’orbiter è solito assistere a 12 albe, ma ognuna ha per protagonista la Terra. Visto l’impegno delle strumentazioni di bordo nel riprendere angolazioni speciali della Luna, è questo uno dei motivi per cui tale scatto assume una valenza ben più speciale. Qui, infatti, la protagonista  è la Terra che, in chi osserva, distoglie l’attenzione.

Tutti noi, ricordando le parole degli astronauti che hanno avuto la fortuna di assistere ad un tale spettacolo, non abbiamo potuto fare a meno di provare una sorta di invidia. Ma sono proprio queste immagini che ci fanno sognare e percepire il magico e profondo silenzio dello spazio. “Una solitudine maestosa che ti fa capire cosa ti lasci alle spalle sulla Terra”, disse l’astronauta Jim Lovell la notte di Natale del 1968 quando riuscì a riprendere la celebre alba della Terra durante la missione Apollo 8. Ma, nell’immaginario, è la ormai celeberrima “Blue Marble” la prima storica della Terra vista da molto, molto lontano. Era il 1966.

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Pubblicato da
Federica Vitale
Tags: nasa