La Censura sul web diviene maggiormente identificabile grazie al nuovo errore 451 che potrà essere reso visibile quando una pagine risulta inaccessibile per motivi legali.
Quando capitava di leggere notizie sulla censura in Cina, spesso si rimaneva sorpresi, essendo abituati ad un web più liberale. Con il tempo però abbiamo cominciato a sentirne il peso pure noi, in particolar modo quando è comparsa, in fondo ai risultati di Google, una piccola scritta che ci informava della rimozione di alcuni risultati inerenti le nostre ricerche.
Il problema maggiore, però, è dettato dal fatto che spesso capita di entrare in una pagina e trovarsi un errore tecnico o generico che compare anche in caso che la risorsa sia resa inaccessibile per motivi legali.
L’introduzione dell’errore 451
Le ragioni che hanno spinto all’approvazione da parte dell’Internet Engineering Task Force (IETF), di questo nuovo codice di errore sono dovuti a motivi di trasparenza. Andando ad affiancare il ben più noto errore 404, quello nuovo permetterà inoltre un vantaggio a fine statistico: si riuscirà in questo modo a tenere maggiormente traccia della censura. Risulta chiaro dunque il riferimento al celebre romanzo fantascientifico di Ray Bradbury: “Fahrenheit 451”, nel quale bruciando il potente strumento rappresentato dai libri, si bloccava il libero pensiero.
In quali casi verrà applicata la censura
L’error code 451 verrà applicato in tutti quei casi in cui sia stata fatta richiesta di rimozione per motivi di copyright, sia quando si ritiene necessaria un’azione di censura governativa. Occorre però tener presente che lo status al momento è opzionale e deve andar inserito dagli sviluppatori.
La speranza è che con il tempo questo standard possa estendersi a tutta la rete così da far più chiarezza sull’inaccessibilità ad una pagina web, con un messaggio più appropriato sul client di chi la visita.