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Australia: precipita il meteorite coetaneo della Terra

La roccia più antica della Terra si trova in Australia. È un meteorite e pare si sia formato 4,5 miliardi di anni fa. Il ritrovamento si deve ad un team di ricercatori della Curtin University di Perth.

La roccia in questione, a conti fatti, dovrebbe essersi formata durante la genesi del nostro Sistema Solare. “È più vecchio dello stesso pianeta Terra“, ha spiegato il geologo planetario Phil Bland, riferendosi al prezioso “sassolino cosmico” da 1,7 chili.

Il ritrovamento è molto recente. Precisamente, il 31 dicembre 2015. Ed è lo stesso Bland ad aver scavato nel fango del letto del Lago Eyre fino a portare alla luce da una buca di 42 centimetri il meteorite coetaneo del pianeta. L’impresa è stata resa possibile anche per il fatto che le piogge non avevano ancora riempito il lago. In caso contrario, il sasso sarebbe rimasto sepolto e, probabilmente, non ne avremmo saputo più nulla. Dopo aver analizzato i primi dati, dunque, i ricercatori sono risaliti al sito Kati Thanda-Lake Eyre, ma ci sono voluti tre giorni per recuperare il meteorite.

Come si è a giunti alla sua scoperta

La caduta del meteorite è stata osservata da una rete di 32 telecamere, un aereo e un quad, proprio nel momento in cui entrava nell’atmosfera. Gli scienziati, quindi, hanno potuto calcolare il luogo approssimativo dell’impatto e, grazie ad un drone, si è riusciti ad individuarlo precisamente.

Dopo le prime attente analisi, si è appurato che il sasso spaziale proviene da ben oltre l’orbita di Marte. Un ingegnere meccatronico, Jonathan Paxman, ha raccontato come le osservazioni siano state molto difficoltose e come anche il ritrovamento stesso abbia comportato non poche difficoltà. “Il luogo dell’impatto si era deteriorato in modo considerevole a causa della pioggia recente e quindi era piuttosto difficile vedere da terra“, ha commentato. Mentre Bland aggiunge: “E’ più vecchio della Terra stessa. È la roccia più antica che mai potremo tenere in mano. È giunta a noi da oltre l’orbita di Marte, forse tra Marte e Giove”.

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Pubblicato da
Federica Vitale