Bumble è un’applicazione di incontri che si distingue dalla concorrenza per la particolarità di concedere alla donna la possibilità di fare il primo passo.
Ci troviamo in un periodo storico in cui i social network predominano la nostra vita. Tra un cinguettio su Twitter e un post su Facebook, sempre più persone trovano il tempo per socializzare tramite le app di incontri.
Dopo il grande successo di Tinder, la sua ideatrice, Whitney Wolfe, torna con la sua nuova creatura che stravolge l’ordine del gioco di corteggiamento in cui è l’uomo a farsi avanti per primo.
Con Bumble, infatti, è la donna che prende l’iniziativa. Il “gioco” comincia attraverso la selezione dei profili, come in moltre altre app, in cui con un sempliceuno swap si manifesta il proprio gradimento per qualcuno. Successivamente, se l’apprezzamento verrà corrisposto, sarà il gentil sesso a dover cominciare una conversazione entro il tempo massimo di 24 ore, al termine delle quali il collegamento verrà eliminato.
L’unica carta giocabile da parte dell’uomo è quella, nel caso in cui la donna non si fosse fatta avanti, di poter estendere per altre 24 ore il collegamento.
Durante i suoi primi 6 mesi il social ha messo in collegamento circa 26 milioni di persone, una cifra irrisoria se confrontata con lo stesso numero che Tinder raggiunge al giorno. Tuttavia, secondo le parole della sua creatrice, Bumble ha come mission quella di garantire rapporti più sicuri, evitando l’ansia d’approccio e tutelando la sicurezza della donna che dovrebbe sentirsi più tranquilla attraverso il controllo dell’interazione.
Bumble è totalmente gratuita e disponibile sia per iOS che per Android.
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