Huawei, nota azienda orientale produttrice dei più importanti Huawei P8 e Huawei Mate S, ha recentemente lanciato lo Huawei Band, un activity tracker votato al fitness per gli utenti “maniaci” delle calorie e dei passi effettuati. Dopo averlo testato per alcuni giorni, di seguito trovate la nostra recensione completa.
Il mondo degli activity tracker è in continuo sviluppo, dopo aver visto innumerevoli dispositivi più o meno interessanti, eccoci con il parlare dello Huawei Band, un device indossabile che vuole essere un vero e proprio smartwatch. Curiosi di conoscerlo da vicino?
La confezione è perfettamente in linea con quanto visto in tutti gli altri smartwatch, quasi interamente trasparente, troviamo in “bella mostra” il terminale e, all’interno della piccola scatolina posizionata poco sotto, la basetta per la ricarica e tutta la manualistica del caso.
Lo Huawei Band non è un vero e proprio smartwatch, non tanto per l’estetica quanto per le funzioni (che vedremo nel dettaglio più avanti). Le intenzioni di Huawei sono chiare, cercare di rendere il dispositivo il più simile ad un vero e proprio orologio. Ecco allora che il quadrante è perfettamente rotondo, ma sopratutto il cinturino è realizzato in gomma (liscia al tatto) con linguetta metallica. Le dimensioni sono veramente contenute: 38 x 38 x 9,5 millimetri, con un peso di soli 25 grammi. Dobbiamo ammetterlo, dopo averlo indossato, difficilmente ci siamo ricordati di averlo al polso, ecco che, a differenza di moltissimi altri prodotti, lo Huawei Band è quasi “inesistente” al polso.
Sul dispositivo non troviamo alcun tasto fisico, lo schermo, di soli 1.06 pollici, è completamente touchscreen, per questo motivo non è richiesta la presenza di alcun tasto (ne sulla parte anteriore che su quella posteriore). Lo Huawei Band viene commercializzato in varie colorazioni, nel nostro caso abbiamo provato la versione con cinturino color “Panna”, tuttavia ricordiamo la presenza di altre versioni più maschili; l’unica differenza riguarda la presenza di un cinturino di una differente colorazione.
Lo Huawei Band è sicuramente uno smartwatch molto interessante per le ristrette dimensioni, lo spessore è veramente minimo, e per un’estetica veramente carina (quasi unica nel suo genere).
A differenza di quanto siamo abituati a notare nei vari smartwatch, lo Huawei Band presenta un display da 1.06 pollici, completamente touchscreen, ma non a colori. Sebbene il quadrante sia rotondo, è doveroso sottolineare che lo schermo non lo è, questi è infatti quadrato e decisamente più piccolo del quadrante anteriore. La qualità è molto scarsa, dopo averlo testato per quasi una settimana, abbiamo notato gravi defezioni nel touchscreen (bisogna premere con forza sul display per eseguire determinate azioni), ma sopratutto non sono supportate gesture o multitouch. Oltre a questo la qualità/risoluzione è veramente bassa, solamente 128 x 128 pixel.
Il dispositivo non presenta alcuna memoria interna o RAM di rilievo (esiste ed è veramente pochissima), per questo motivo non si possono visualizzare dal quadrante i dati relativi ai giorni passati, ma solo quelli relativi alla giornata odierna.
Completamente assente il microfono o altoparlante, l’unica “funzione” interessante riguarda la vibrazione, ovvero lo smartwatch vibrerà nel momento in cui ricevete una notifica sullo smartphone o raggiungete l’ora prefissata della Sveglia.
Lo Huawei Band prevede la certificazione IP68, ovvero la resistenza all’acqua, a basse profondità e per un breve periodo. In altre parole, se nel lavarvi le mani lo bagnate, non preoccupatevi, non si rovinerà; tuttavia è assolutamente sconsigliato utilizzarlo sotto la doccia o in piscina.
La connessione ai vari smartphone/tablet avviene tramite Bluetooth, pertanto il dispositivo è perfettamente compatibile con tutti i prodotti che prevedono tale connettività, ma sopratutto che permettono l’installazione dell’applicazione Huawei Wear, utile per sincronizzare tutti i dati.
La batteria, da 70 mAh, permette di utilizzarlo per circa 3 giorni consecutivi (giorno e notte), senza dover ricorrere alla ricarica. Ricordiamo che lo Huawei Band non prevede un ingresso microUSB, ma si collega tramite l’apposita basetta inclusa nella confezione. Tuttavia, nel momento in cui dovrete ricaricare il terminale, sappiate che saranno necessari solamente 30 minuti per passare dallo 0 al 100%. Davvero una ricarica fulminea.
Tra i principali “problemi” di questo activity tracker segnaliamo una connettività bluetooth non sempre perfetta; in effetti lo smartphone sarà collegato fino ad una distanza massima di 10 metri, poi non potrete più ricevere notifiche o sincronizzare i dati.
Lo Huawei Band prevede pochissimi menù, si possono scegliere solamente tre diversi tipi di quadrante (analogico o digitale o “misto”), visualizzare le calorie bruciate nella giornata, i passi effettuati, le ore di sonno e avviare una sessione di corsa. Veramente troppo poco, sopratutto se considerato il mercato in continua crescita. Tra le funzionalità più interessanti segnaliamo la possibilità di visualizzare le notifiche direttamente sul quadrante dello smartwatch, senza però la possibilità di rispondere o avviare una chiamata (è assente il microfono o l’altoparlante).
La sincronizzazione, tramite Bluetooth, avviene grazie all’installazione dell’applicazione Huawei Wear. Tra i vari menu della stessa è possibile impostare la sveglia, attivare la notifica quando lo Huawei Band si disconnette, ma sopratutto visualizzare tutti i grafici e le statistiche relative ai passi effettuati, alle calorie bruciate e alle ore di sonno degli ultimi mesi. E’ inoltre da segnalare che la “modalità Sonno” si attiva in automatico, non è necessario premere alcun pulsante, a patto naturalmente che indossiate lo smartwatch anche mentre siete a letto.
In conclusione lo Huawei Band è un buon activity tracker, anche se leggermente inferiore all’enorme panorama del mercato mondiale. Le funzionalità sono troppo limitate, la qualità del display/touchscreen è veramente scarsa, tanto valeva non metterlo. Nel complesso, secondo noi, un risultato abbastanza scadente, soprattutto in seguito agli ottimi prodotti Huawei testati nel corso del 2015.