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Password: la meno sicura del 2015

Le password meno sicure del 2015

Nell’annuale classifica stilata da SplashData relativa alle 25 password meno sicure più diffuse al mondo, si può ben notare come sia effettivamente trascurata la propria sicurezza informatica da tanti, troppi utenti del web. La password che quest’anno ha conquistato la vetta di questa assurda classifica è la seguente sequenza numerica: “123456”.

La password più diffusa e meno sicura: “123456”

Al giorno d’oggi poche cose sono più importanti delle proprie password. Se queste chiavi d’accesso ai nostri account finissero nelle mani sbagliate allora i danni potrebbero essere quasi irreparabili. Basti pensare alla posta elettronica, o ai vari social network che ogni giorno utilizziamo. Gli account che adoperiamo in questi ambiti contengono un’infinità di informazioni personali che vanno protette da occhi indiscreti. Per non parlare poi degli account utilizzati per fare acquisti in rete o per accedere al nostro conto corrente.

È palese, dunque, che scegliere accuratamente le varie password utilizzate nei nostri account è fondamentale per tutelare la propria privacy e la propria sicurezza informatica. Peccato che non tutti la pensino allo stesso modo. Sono tantissimi infatti gli utenti che scelgono le password con noncuranza e negligenza. Lo si nota dalla classifica stilata annualmente da SplashData sulla base di due milioni di password rubate in attacchi informatici nel corso del 2015.

Come detto prima, il primo posto è stato aggiudicato dalla password, se così possiamo definirla, “123456”. A seguire vi proponiamo la top ten contenente le seguenti password: “password” (2° posto), “12345678” (3° posto), “qwerty” (4° posto), “12345” (5° posto), “123456789” (6° posto), “football” (7° posto), “1234” (8° posto), “1234567” (9° posto), “baseball” (10° posto).

Regole per creare una password sicura

Per creare una password che sia sicura basta seguire alcune semplici regole. Innanzi tutto la lunghezza minima dovrebbe essere di almeno otto caratteri alfanumerici contenenti anche simboli speciali come ad esempio: ‘’”£$%&/()=?’^*+[]°#§ç@. Inoltre non dovremmo mai utilizzare informazioni personali quali la propria data di nascita, il proprio numero di cellulare, ecc. Le lettere che fanno parte della nostra password, inoltre, dovrebbero essere sia minuscole che maiuscole.

Altra regola importante è non utilizzare la stessa password per più account e, ovviamente, non utilizzare le password che sono state inserite nella classifica di SplashData

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Pubblicato da
Giuseppe Servidio