Due astronomi dell’Istituto di Tecnologia della California, Mike Brown e Konstantin Batygin, potrebbero aver scoperto un nuovo corpo celeste. Il cosiddetto Pianeta X sarebbe il nono nel Sistema Solare e sarebbe fatto interamente in ghiaccio.
I pianeti del Sistema Solare potrebbero essere nove, e non otto. Due scienziati del CalTech (il California Institute of Technology), Mike Brown e Konstantin Batygin, avrebbero scoperto l’esistenza di un nuovo corpo celeste, denominato provvisoriamente Pianeta X. Esso avrebbe dimensioni mastodontiche e sarebbe fatto interamente in ghiaccio.
Il Pianeta X avrebbe una superficie cinque o dieci volte superiore rispetto alla Terra e sarebbe distante dal Sole di circa venti volte in più rispetto a Saturno, l’ottavo pianeta del Sistema Solare. L’ipotesi è quantomeno affascinante, anche se devono essere ancora chiariti diversi aspetti oscuri.
Innanzitutto, Brown e Batygin non hanno visto in maniera diretta questa enorme sfera, ma ne suppongono soltanto la presenza. L’idea della sua effettiva esistenza deriva dalla circolazione di diversi pianeti nani, sperduti nel Sistema Solare e rigorosamente ghiacciati. Questi ultimi si troverebbero al di fuori dell’orbita di Nettuno e si muoverebbero in modo coordinato, dando vita alla cosiddetta Cintura di Kuiper.
Questi corpi celesti dalle dimensioni infinitesimali graviterebbero tutti intorno ad un pianeta invisibile, definito dagli scienziati come un “gigante inquietante”. Secondo gli astronomi del CalTech, tali eventi non corrisponderebbero ad una coincidenza, ma sarebbero generati da un senso logico ben preciso.
Se tutte le ipotesi fossero confermate, il Pianeta X avrebbe caratteristiche non presenti in nessuno degli altri corpi del Sistema Solare. Esso sarebbe così lontano dal Sole che per completare un giro completo impiegherebbe la bellezza di 15 mila anni. Cifre enormi, specie se raffrontate con i 164 anni di Nettuno, il pianeta fino ad oggi più distante.
In pratica, l’esistenza del Pianeta X sarebbe dedotta dall’orbita di una dozzina di corpi celesti appartenenti alla Cintura di Kuiper. Ad avvalorare ancora di più tale probabilità è la circostanza nella quale è stato scoperto Nettuno nell’ormai lontano 1846. In quel caso è stato adottato lo stesso metodo, con diversi pianeti nani che orbitavano attorno ad un pianeta considerato a quei tempi invisibile.
Il Pianeta X prenderebbe quindi il posto come nono pianeta del Sistema Solare che apparteneva a Plutone, che il 13 settembre del 2006 è stato “retrocesso” allo status di pianeta nano per la sua massa fin troppo limitata.